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A Novembre è tornato anche Iosonouncane, finalmente

Atteso e amato, da sempre al di fuori delle mere logiche di mercato che vogliono un disco in uscita ogni due anni, Iosonouncane torna con Novembre, proprio il 18 del mese attualmente in corso.

Struggente, onirico, fantasioso: l’ascolto di Novembre di Iosonouncane è qualcosa che va oltre il senso dell’udito coinvolgendo immediatamente tutti i sensi in un’esperienza totalizzante. Il brano è un canto dolce e romantico, una voce genuina e gentile, la carezza di fine giornata prima di poggiare la testa sul cuscino.

Chi abbia già anche solo una vaga conoscenza del patrimonio dell’artista sardo sa bene che stupire è la sua principale vocazione. In tutti sensi, e numeri e ascolto parlano per lui: si pensi all’esempio di STORMI, già vero classico della nostra musica, di un modo di fare musica molto specifico che va oltre i social o le strategie commerciali.

L’amore per la musica

Novembre è, ancora una volta, l’esempio di quanto sia bello fare musica in un altro modo. Una famosa serie raccontava che “un’altra televisione è possibile”: iosonouncane contestualizza nel suo mondo questa citazione, ridefinendo strategie e assiomi consolidati.

Il brano, infatti, risulta immediatamente d’impatto, per la scrittura così grande, per quanto semplice, che scorre su un tappeto musicale tessuto fra suoni elettronici e archi celesti, ennesima prova della grandezza di quest’artista.

Bonus

È immediatamente evidente quanto il suono sia diverso da DIE, ma l’uscita di Novembre porta con sé anche una magnifica reinterpretazione di Vedrai, vedrai di Tenco, decisamente più legata ai suoni del precedente lavoro, ma non per questo meno intensa.

Condisce il tutto l’approdo del musicista in Numero Uno, storica etichetta che dal 1972 si occupò di pubblicare i dischi di un certo Lucio Battisti

Se il buongiorno di vede dal mattino, di certo questo nuovo lavoro di Iosonouncane nasce con tutte le migliori premesse.

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