In uscita il 30 ottobre 2020, in Canzoni che sarebbero dovute uscire tot anni fa, Vanbasten narra attraverso una scrittura densa, storie urbane di rivincite e sconfitte, il tutto condito con influssi new wave e una modesta dose di punk.
Flusso di coscienza
In Canzoni che sarebbero dovute uscire tot anni fa, Vanbasten ripercorre la storia di una periferia abbandonata, in cui l’unico modo per farsi sentire è vomitare le barre come se fossero salvagenti per rimanere a galla in mezzo alla melma. Come ricorda l’artista,
Ogni volta che salgo su un palco o registro un pezzo ripenso a quel periodo d’oro, dove serviva soltanto crederci e volare.
Un EP quindi che viaggia nel tempo, in cui ci si tuffa nel passato per guardare al futuro.
Kenshiro
per quattro canzoni ho dato gli anni migliori
per tante ragioni io sono le canzoni
in un bosco di amarezze, violenza e depressioni
ho colto un accendino ed ho dato fuoco ai rovi
Vanbasten guarda scorrere via Bologna e sul treno inizia a scrivere. È così che nasce Kenshiro, l’eroe giapponese dei fumetti che non perdona i torti subiti ma fa cadere la sua catana addosso agli ipocriti e ai finti perbenisti, così come l’artista rifiuta l’etichette e combatte il male con la forza delle parole.
16enne
L’estati bruciavano
finivano e peggioravano
sfiorivano le viole
finivano le droghe
Ma quello che oggi è un eroe con una calibro 35 pronta a sparare frasi incendiarie, un tempo era un 16enne insicuro, che si sentiva inadatto al mondo e inadeguato alla vita. Un brano che racconta la spensieratezza di un’età in cui si ha l’illusione di essere padroni del tempo, quando invece la strada ti spinge a mangiare tanta polvere per poi diventare forte, quasi come un eroe.
Chi è Vanbasten?
Nasce a Roma, Monte Sacro, nel giugno del 1986. Inizia a suonare a ventidue anni, solo dopo aver concluso una carriera da calciatore che lo ha portato fuori casa, lontano dalla sua città e dai suoi affetti per un po’. Comincia con la musica dapprima avvicinandosi al rap, poi prende in mano la sua prima chitarra elettrica. L’urgenza di esprimersi e le scarsissime conoscenze in materia non gli impediscono di iniziare a suonare live le sue canzoni, arrivando nel 2019 anche ad aprire concerti di Pete Doherty & The Puta Madres. Ha navigato il Punk e imparato crescendo. Dal Rap al Punk passando per la Garage e dalla Garage alla New Wave fino al Pop.