Roberto Angelini supera il tormentone dello “shock because” di Propaganda e la hit Gattomatto per volare in aria, immune ad ogni etichetta e libero come un Condor.
E prego: uno, per le mie paure
Due, per le cose che non so
Tre sono le mie fedi
Alle quattro mi trasformerò in un condor
Condor di Roberto Angelini è una preghiera laica verso il sé più profondo. Proviamo a vivere intensamente ma, a volte , ci dobbiamo accontentiamo delle carcasse e ci trasformiamo nel Condor di Angelini. Un brano che, oltre ad essere metaforico, si ammanta di un fascino favolistico con un video girato tra le colline della Basilicata, terra magica per eccellenza. Un brano ancestrale, magico, ricco di segnali e metafore non poteva che essere accompagnato da un sottofondo blues, la musica che parla direttamente con e attraverso l’anima.
Condor di Angelini esce soltanto a due mesi di distanza da Incognita, un brano dolce ed essenziale, accompagnato soltanto da voce e chitarra. Ascoltando quindi Condor e Incognita si comprende la natura di artista poliedrico e versatile, forse troppo a lungo sottovalutato dal mondo della musica italiana. Non dimentichiamo infatti che Angelini ha lavorato come produttore con artisti come Margherita Vicario, firmando inoltre come co-produttore l’album pluripremiato Tradizione e Tradimento di Nicolò Fabi.
Adesso il banco di prova è il quinto disco da cantautore, in uscita nel 2021 per la sua l’etichetta indipendente FioriRari. Ad Angelini però non interessa diventare famoso ma rimanere coerente con sé stesso, al di fuori di ogni omologazione, sempre alla ricerca di nuovi stimoli, in attesa di perdere le piume da Condor e indossare un’altra pelle.