La band Manitoba, dopo l’eliminazione a X Factor 2020, frizzante e giocosa come sempre, non si ferma. Da grandi fan, abbiamo già parlato di loro in questo articolo, ma non ci bastava. Abbiamo quindi deciso d’intervistarli direttamente, per sapere qualcosa di più sulla loro identità e scoprire quali sono i progetti che hanno in serbo per il futuro.
Com’è stato il vostro ritorno alla realtà?
Per noi l’esperienza a X Factor è durata 3 mesi, non poco ma neanche tantissimo. In più siamo abituati a stare nella realtà, visto che suoniamo insieme da tanti anni, da prima di X Factor. È molto bello vedere che molte più persone ascoltano la nostra musica, ma non ci montiamo la testa, pensiamo solo a lavorare e fare nuova musica, senza arrendersi mai.
Come valutereste la vostra esperienza a X Factor? La rifareste?
Certo. In un periodo così, trovare un palco che ti permette di fare la tua musica è un privilegio. Siamo orgogliosi di avere suonato in tv, perché abbiamo proposto la nostra visione musicale, le canzoni scritte da noi… Cosa c’è di meglio?

Com’è nato il nome Manitoba?
È una farina, ma anche una regione del Canada. La verità è che comunque ci piaceva perché suonava bene. Manitoba per noi significa famiglia, ormai.
La vostra storia ci ha affascinato molto. È nata prima la coppia “Filippo-Giorgia” o il gruppo “Manitoba”?
La coppia, ci conosciamo da sempre, da quando siamo piccoli, e poi rivedendosi in giro per Firenze è scoppiato il colpo di fulmine. Poi è arrivata la musica, che ci ha legato ancora di più in un unico destino.
Potete rivelarci qualcosa sul vostro prossimo singolo?
Sarà una canzone sincera, che parla (anche) di questo momento particolare che tutti noi stiamo vivendo. Abbiamo molta voglia di stare bene e nel prossimo pezzo non siamo riusciti a non dirlo.
Parliamo della vostra eliminazione. Giorgia se l’aspettava, Filippo no. Perché? Siete soddisfatti della vostra performance I wanna be sedated? Inoltre, sappiamo che è un brano che vi sta molto a cuore. Con il senno di poi, avreste preferito che Manuel vi assegnasse un altro pezzo?
No. Non rimpiangiamo nessuna scelta fatta. Abbiamo fatto il massimo. Il gioco è imprevedibile e aspettarselo o no non cambia molto. L’importante è sapere di avere dato tutto, ma proprio tutto. E noi più di così non potevamo fare. Il resto lo dimostreremo sui palchi di tutta Italia, non appena sarà possibile.

In un periodo in cui, per ovvie ragioni, non è purtroppo possibile fare date, quali progetti avete in cantiere?
Cureremo molto il nostro Instagram, non come fosse un social network, ma come fosse un punto di incontro per persone che hanno voglia di stare bene e ascoltare musica. Faremo dirette e soprattutto prepareremo le nuove canzoni. Alcune sono già finite, altre no. Quindi c’è da lavorare, come sempre.
Da cosa traete ispirazione per i vostri pezzi? Quali artisti vi hanno influenzati?
Bowie, Strokes, Iggy Pop, Gorillaz, Motta, Verdena… Potremmo andare avanti per tanto. Ascoltiamo tanta musica e leggiamo tanto. Prendiamo ispirazione dai dischi, dai libri e dalle nostre vite.
Grazie per l’intervista ragazzi! Ci troverete sicuramente sotto a un vostro palco, non appena si potrà!
Segui le avventure dei Manitoba anche fuori dal palco di X Factor: ecco qualche link utile per non perdere nessuna news sulla band fiorentina.
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Non so né leggere né scrivere, ma ogni tanto qualche idea, anche buona, ce l’ho.
I miei generi musicali preferiti sono la polka e la dubstep.
Ovviamente, nulla di tutto ciò è vero.