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El Kanka: musica e magia sotto le stelle di Siviglia

Immagina di trovarti in una città meravigliosa come Siviglia, chiudere gli occhi e ascoltare le note magiche di uno dei cantati spagnoli più rappresentativi dell’Andalusia.

Chiunque abbia vissuto o viaggiato in Andalusia ha dovuto fare i conti con un grande senso di vuoto al suo ritorno a casa. Io stessa ho provato e sto tuttora provando queste sensazioni ma, per fortuna, ho scoperto un ottimo rimedio per combattere la nostalgia: ascoltare le canzoni di Juan Gómez Canca, conosciuto come “El Kanka”. Provare per credere!

Juan, originario di Malaga, si affaccia sulla scena musicale spagnola come membro del gruppo Doctor Desastre, che successivamente si chiamerà T de Trapo. Nel 2007 inizia la sua carriera da solista e si fa conoscere come “El Kanka”.

Non è possibile attribuire un’etichetta alla sua musica. Il cantautore trentasettenne ama, infatti, mescolare e parodiare una grande varietà di stili del sud della Spagna e del continente americano: nei suoi dischi emergono echi di ska, bolero, rap, punk e altri stili musicali. Le influenze latinoamericane, molto forti in alcune delle sue canzoni, sono dovute al periodo della sua infanzia quando, in famiglia, era solito ascoltare questo tipo di musica.

La vitalità delle sue canzoni trasmette, in particolare, lo spirito poetico e la magia della sua regione natale, dove l’allegria e il buon umore sono all’ordine del giorno. L’amore per la sua patria emerge principalmente da uno dei suoi pezzi più famosi, intitolato Andalucía, un vero e proprio inno a questa terra. “Nadie te va a querer como Andalucía te quiere” dice il ritornello di questa canzone che, lo scorso fine settimana, ho potuto cantare e ballare sotto le stelle della magnifica Siviglia.

Il cantante è stato infatti protagonista di due concerti svoltisi al Centro Andaluz de Arte Contemporaneo (CAAC), teatro dei principali eventi musicali della città: uno si è tenuto venerdì 13 settembre e l’altro sabato 14, registrando il tutto esaurito. Questo appuntamento musicale ha dato un tocco di magia al mio brevissimo (ma intenso) soggiorno nel capoluogo andaluso e mi ha fornito l’energia giusta per cominciare una nuova settimana all’insegna di metropolitane e schermi di computer in quel di Parigi.

A essere offerte a noi spettatori sono state le canzoni principali dei suoi cinque dischi: Lo mal que estoy y lo poco que me quejo (2013), El día de suerte de Juan Gómez (2014), De pana y rubí (2015), El arte de saltar (2018) e CanEpé (2019).

Introducendo ogni pezzo con versi poetici, El Kanka è riuscito a trasmetterci diverse emozioni e farci sentire parte di un’unica comunità. Particolarmente magici sono stati i battiti di mani del pubblico, i quali hanno ricordato i ritmi del flamenco di cui l’Andalusia è la madrepatria.

Il concerto si è chiuso sulle note di Que bello es vivir, la mia canzone preferita, che ancora una volta mette in mostra l’ottimismo e l’allegria dell’autore. Non è necessario sapere lo spagnolo per coglierne lo spirito. Da ascoltare assolutamente nei momenti di tristezza!

Il tour Donde caben 2 caben 3, iniziato il 6 settembre a Murcia, lo porterà anche in altre città spagnole e terminerà a Madrid il 1° febbraio 2020.

Se passate per la Spagna, fateci un pensierino 😉

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