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Federico Fabi ci racconta il nuovo singolo: Al Dente

Stanotte è tornato Federico Fabi con un nuovo interessante singolo, Al Dente, una perla di cantautorato sincero e senza filtri, un pezzo di pancia, con tanto cuore.

Il ritorno del ragazzo di Spinaceto (RM) segna un passo in avanti, dopo un EP prodotto in maniera quasi amatoriale, ma comunque in grade di conquistare un pubblico molto ampio.

L’ingresso al Jedi Sound Studio e l’esperienza di Matteo Domenichelli (bassista fra i miei preferiti, di solito al seguito di Giorgio Poi) hanno aiutato il cantautore romano ad andare oltre a quanto già visto con Io e me x sempre.

Abbiamo incontrato Federico Fabi per un’intervista, per farci raccontare la sua avventura, com’è stata e come sarà dopo Al Dente.

Melodico, mesto, ma comunque scanzonato. Sei tornato con un nuovo singolo davvero interessante. Sembri aver trovato la tua formula vincente…

Non credo di aver trovato la formula vincente e soprattutto spero di non trovarla mai. Giacometti per esempio in una delle ultime interviste si affligge per non essere mai riuscito a riprodurre un volto nella maniera in cui avrebbe voluto. Ed era Giacometti. La grandezza nasce dall’insoddisfazione e dalla ricerca della perfezione. Adagiarsi nella comodità di una formula vincente come qualcuno fa per me equivale a perdere.

Com’è stato lavorare in uno studio vero, finalmente?

È stato surreale. Tre anni fa non mi sarei mai immaginato di ritrovarmi a registrare in uno dei migliori studi di registrazione su Roma. Per me era un gioco, ora che le cose si sono fatte più serie entrare in studio diciamo che è stata soprattutto una necessità. 

Quanto ha influito lo sguardo e l’esperienza di Matteo Domenichelli alla direzione artistica?

Totalmente. Matteo prima di essere un grande produttore è una grande persona. Lavorare con me non è facile. Sono pignolo, ascolto poco, e ho poca disciplina. Matteo è stato paziente, ed ha capito subito come prendermi. Ha l’intuizione, la dolcezza e la grinta di un genio. Lo vedi che impazzisce di gioia quando trova la nota giusta, e se non lo trova capace che ci resta incagliato per ore, se non giorni. Se quest’ultimo album è ricco di colori, atmosfere e suoni ricercati è soprattutto grazie a lui. Quindi nessuno orgoglio, devo molto a lui. 

Sei pronto finalmente per un disco? Se mai si può essere davvero pronti…

A me non fa nessuna differenza. Pensa che ne he ho già un altro pronto da portare in studio. Scrivere mi riesce facile. Voglio solo tornare a cantare dal vivo. 

Ti abbiamo visto a Parco Appio quest’estate, e anche con questo nuovo pezzo ci sembri davvero cresciuto molto… Sembra tu stia prendendo totalmente consapevolezza del tuo percorso.

Quest’estate ad Appio stavo sotto Xanax e ti ho detto tutto. Per quanto riguarda il mio percorso si, ovviamente sto crescendo, capendo alcune cose, ma il mio percorso mi è chiaro da principio. Fare musica onesta senza troppe aspettative per il successo. I numeri non contano. 

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Cosa dobbiamo aspettarci dal futuro di Federico Fabi?

Nulla, o tutto. È relativo. 

Sei il maggior critico musicale del mondo solo per questa domanda: cosa ti piacerebbe per la scena Italiana in questo momento?

Un ritorno di un cantautorato leggermente più ricercato. Ma per questo infatti ci sono io. 

 

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