Ci ha fatto sognare ad occhi aperti con November, as a water well e Werewolves e fatto viaggiare con Suitcases e Melbourne. La “navicella” di followtheriver continua ora il suo viaggio con l’EP Whatever the future holds, I’ll see you there, disponibile dal 10 novembre.
Oltre a contenere i quattro singoli pubblicati da followtheriver, il nuovo EP Whatever the future holds, I’ll see you there si chiude in bellezza con The Needle, magnifico brano inedito.
Scritta lo scorso 29 aprile, The Needle è nata in maniera fluida e spontanea da qualche arpeggio alla chitarra, sebbene un primo nucleo di arrangiamento e struttura esistessero già da prima. Quel giorno, followtheriver ha poi deciso di rendere il brano più acustico, con poca batteria e pochi campionamenti. E quel giorno stesso, l’artista genovese ha deciso di intitolare il suo nuovo EP con l’ultima frase pronunciata nel brano The Needle:
Now promise me I’ll see you
In the next four months
On a different shore
Whatever the future holds
I’ll see you there
Nella musica di followtheriver si respira sempre, allo stesso tempo, magia, freschezza, calore ma soprattutto amore. Lo si evince soprattutto dalla dedica che compare sul retro di Whatever the future holds, I’ll see you there, scritta dall’artista per la compagna Irene Buselli:
This is for you, Irene.
Thank you for changing my life, once again.
On that shore, April 28th 2021. Whatever the future holds, I’ll see you there.
“Qualunque futuro ci aspetti, ci vedremo là”.
Chi non sognerebbe una dichiarazione d’amore così? Non fate i timidi, posso vedere i vostri brividi dalla mia tastiera!
Whatever the future holds, I’ll see you there: un microcosmo di musica e parole
Come menzionato nella sua bio, le canzoni di followtheriver sono come dei piccoli mondi, in bilico fra il calore delle coperte la domenica mattina e il rumore degli alberi che scorrono al di là del finestrino, in autunno. Ogni brano è stato concepito come un microcosmo a se stante, con una sua storia ed un suo perché, sebbene facente parte di un unico, lungo viaggio. Ogni brano dell’EP, dal primo all’ultimo, è raccontato come un nuovo pianeta su cui atterrare e di cui scoprire ogni sfumatura. Come farebbe ogni vero viaggiatore.
Da questo punto di vista, followtheriver è un viaggiatore in musica per eccellenza: le sue melodie hanno sempre qualcosa di diverso e innovativo. Ogni suono è studiato con attenzione e maestria, ma senza mai cadere nel banale né nell’artificioso. Neppure la scelta di intitolare l’EP con l’ultima frase del brano The Needle è casuale, perché rappresenta una destinazione finale, un ultimo universo da scoprire in attesa del prossimo viaggio, che si spera essere privo di intoppi, restrizioni e pandemie.
In un’epoca in cui viaggiare è difficile, followtheriver ci fa volare lontano con il suo nuovo EP, con melodie affascinanti ed evocative capaci di conquistare anche il più scettico tra gli ascoltatori.

Casertana d’origine, expat per scelta. Biologa, cantante per diletto, animale notturno concerto-dipendente e frequentatrice compulsiva di aeroporti.