La nuova uscita di questa settimana arriva da Maciste dischi, la forzuta etichetta romana di Mox, Fulminacci e Gazzelle, che per un attimo abbandona i suoni pop per portarci in atmosfere più scure. Arriva così Via del Macello di Diamine, duo elettro-pop romano con una grande attitudine dark, a tratti psichedelica, in questo pezzo che si caratterizza per una scrittura essenziale, diretta e per questo singolare.
L’atmosfera è costruita ad arte. Fra pop elettronico ed elettro-rock trova sfogo un singolo che punta a sconvolgere, a metà fra la voglia di ballare nel centro della discoteca in maniera persa e scomposta, e quella voglia di sperimentare sostanze non del tutto lecite per apprezzare al meglio l’aria psichedelica del pezzo. Non ne risulta un brano difficile, anzi! La traccia è entusiasmante e trascinante, con bassi potenti e un ritornello che entra in testa al primo momento. Con Via del Macello, i Diamine ci portano lontano, in realtà oniriche, diverse e lontane, come già sentito nelle loro precedenti uscite.
Appare un non detto, fra le righe di un brano che sembra voler dire molto di più, che sembra – almeno nel testo – più di un racconto di una festa finita e magari da dimenticare…
Finalmente, l’album
Il duo romano torna ancora una volta, quindi, a far parlare di sé in un modo totalmente estraneo alle logiche di mercato ora vigenti che vogliono gli artisti ingabbiati in strategie commerciali d’uscita dei brani molto ben stabilite. Via del Macello di Diamine viene dopo Ma di che, singolo uscito a gennaio e sembra essere lo stacco di reni definitivo della band, lanciata ora così verso un disco d’esordio la cui attesa è stata lunga e sofferta, visto il ritmo singhiozzante con cui sono arrivate le uscite della band fino a questo momento.
I Diamine si inseriscono nel panorama di oggi con un’attitudine personale ed esclusiva, mostrando un “marchio di fabbrica” molto ben definito, che riesce a coniugare al meglio la necessità di esprimersi in maniera soggettiva con la voglia di conquistare il pubblico, probabilmente – diciamo anche sicuramente – per l’originalità che li contraddistingue.
Impossibile pensare a dei riferimenti, allora, per una band che nel nostro panorama musicale appare così caratterizzata, distante da una scena che spinge sempre più sul pop, sul cantautorato, che qui non viene certo evitato, ma messo al servizio di un sound decisamente più internazionale, seppur lontano dalle logiche di classifica e dall’ostinato tentativo di raggiungere la top chart. Via del Macello dei Diamine non è ravvicinabile a quasi nulla del nostro mercato attuale, ma non ha nulla da recriminarsi in tal senso.
Personaggi d’eccezione
È interessante allora pensare ai Diamine anche nell’economia di un gruppo di artisti come quello di Maciste dischi, in cui si presentano a tutti gli effetti come outsider, ma non per questo meno degni di nota. Anzi, l’etichetta forzuta si dimostra, ancora una volta, attenta e paziente, in grado di riuscire a captare sempre le sonorità più interessanti (e gli artisti dietro a essi).
Via del Macello dei Diamine è allora quell’ascolto che vi consigliamo se il pop da classifica non vi basta, se cercate qualcosa di diverso da cantare in doccia, o da ascoltare col volume della cuffia sparato al massimo in balcone o in finestra, con una sigaretta o una birra in mano.
Un brano che genera curiosità e una certa dose di impazienza. Via del Macello si spera sia l’apertura (definitiva) a un disco che manca da troppo tempo. E noi di Radio RoMarti siamo qui, assieme a tutti, ad aspettarlo!