Oggi sono tornati i Forse Danzica con un doppio singolo: Funerale e Immortali. Il duo elettropop bergamasco si ripropone sulla scena con tutta la sua introspezione e l’aura riflessiva che li ha sempre caratterizzati, con singoli strutturati e densi di significato.
Sette minuti di intensità e delicatezza, nel lessico e nei suoni, quelli pubblicati oggi dai Forse Danzica. Funerale e Immortali sono un racconto davvero privato, personale e frutto di qualcosa che spesso tacciamo a noi stessi. I brevi ritornelli aprono i brani dopo strofe introspettive, in cui la riflessione sul fine vita non si limita all’ansia che può generare, ma a come “l’ansia della fine possa diventare il movente di ogni nostra azione, ambizione e pensiero”, come dicono gli stessi artisti.
Sono brani affini, per questo usciti assieme, ma non ridondanti. Funerale e Immortali dei Forse Danzica sono specchi diversi della stessa narrazione: lo struggente racconto della nostra profonda umanità.
La veste armonica è davvero di alto livello.
Elegante e minimal, il doppio singolo vive una sua coerenza interna, come i vecchi vinili – ora tornati di moda – con a e b side molto spesso legati, con l’unica differenza che qua non ce n’è uno a stagliarsi sull’altro con la sua preponderanza.
I Forse Danzica raccontano costruendo sapientemente, senza disperdere ma ponendo solo nei punti giusti: è questa la sensazione principale che si prova ascoltando i brani.
Chi sono i Forse Danzica
Matteo e Marco, un letterato e un chimico, scherzano assieme dal liceo ma cominciano a fare seriamente da un punto di vista artistico solo nel 2019, durante una vacanza in Polonia. Il risultato è travolgente, e Immortali e Funerale sono la continuazione di un racconto che li ha già portati in alto nel 2020, con l’inserimento in diverse playlist di Spotify – ad esempio Scuola Indie. Il ritorno porta conferme del loro talento e della loro eccezionalità.
