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Jake La Furia zittisce i giovani della trap in Soldi dall’Inferno

Il rapper Jake La Furia zittisce i giovani della trap in Soldi dall’Inferno, nuovo singolo pubblicato insieme all’amico di una vita Big Fish.

Jake La Furia zittisce i giovani della trap in Soldi dall’Inferno e lo fa in maniera spontanea, sincera e naturale… perché questo è Jake, uno dei migliori rapper italiani.

La storia

Jake La Furia, all’anagrafe Francesco Vigorelli, nasce a Milano il 25 febbraio 1975. Figlio del noto direttore artistico Giampietro Vigorelli (partner dell’agenzia D’Adda Lorenzini Vigorelli BBDO), Jake entra in contatto con il mondo hip-hop attraverso il writing, con il nickname di Fame. Il passo successivo, dato dall’amore verso la subcultura hip-hop, lo porta ad esplorare l’arte del ‘MCing.

jake la furia soldi dall'inferno

Presto diventa uno degli MC più noti della scena milanese. Insieme ai compagni Guè Pequeno e Dargen D’Amico fonda il gruppo Sacre Scuole. Poco dopo il gruppo si scioglie e Dargen viene sostituito da Don Joe: nascono i Club Dogo. Dopo una lunga carriera nel trio milanese, Jake inizia la carriera solista e il gruppo meneghino si scioglie. I fan più devoti di Francesco si sono, nel corso degli anni, sempre più accaniti verso l’artista milanese. Le scelte artistiche hanno portato Jake ad allontanarsi dal rap nudo e crudo per avvicinarsi a sonorità più commerciali, come pop e reggaeton.

jake la furia soldi dall'inferno
Soldi dall’Inferno

Il 10 giugno 2020, a sorpresa, viene pubblicato il singolo Soldi dall’Inferno. Il brano vede alla strumentale il noto produttore Big Fish (collezionista di hit) mentre alla voce troviamo Jake La Furia. Il singolo rilasciato per la casa discografica Sony Music Italy vede una penna diversa di Francesco: più tagliente, pungente e incattivita. Con questo brano Jake vuole mettere a tacere gli ascoltatori che lo accusano di non saper più rappare, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti dei giovani trapper.

Ti stavi chiedendo: “Lo sa fare ancora?”

Io non so fare molto, c’ho una dote sola

Francesco sa ancora rappare e, amici miei, lo sa fare meglio di tutti.

Il brano è un ritorno al passato di Jake: strada, droga e fame di successo. Quello che ascoltiamo è il racconto di vent’anni di carriera. Francesco, a differenza di tanti, racconta ciò che ha vissuto e non ciò che ha sentito dal cugino del cugino.

Qua da 20 ho fatto prima la mamma e dopo la figlia

Sto a Milano, sento il mare soltanto dalla conchiglia

Trito fogli più viola della suola delle Nike di Serena Williams, zio

Glow che impenna su una Buel, soldi dalle cantine buie

Dove due K sembrano il K2

Torno sulla strada, la strada non mente

Dove i TMAX sono le Bentley della gente

Non mancano neanche frecciatine ai giovani trapper, che sembrano essersi dimenticati delle origini di questo genere musicale.

Non ho i capelli rosa, sono sempre stato ghetto, fra’

Per questo non dovresti mai cagare il cazzo al vecchio, fra’

Non farti ingannare che sono anni che non rappo

Ma la musica è una merda e quindi io non la rispetto, brr-ah

Nella sua carriera, Fame ha capito che il mondo della musica è una merda e per questo non merita rispetto. Il rap ha dato tanto a Jake e Jake ha dato tanto al rap.

Questo non toglie che per arrivare in cima alle classifiche non basta essere il numero uno delle rime, anzi, un bel ritornello catchy su una base reggaeton funzionano molto meglio e Francesco, fidatevi, in cima alle classifiche ci vuole stare.

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