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Kamahatma autobiografico nella sua Santi

Da quando scrivo qua su Radio RoMarti sono successe molte cose belle e interessanti nella mia vita. Una di queste, forse la più bella di tutte, è che ho molti più amici, che fanno di tutto, davvero.

Un po’ mi piace pensare che sia proprio per la musica, più che per la mia voglia di raccontarla, e devo ringraziarla anche per avermi fatto incontrare un amico e un artista come Kamahatma.

Il 19 marzo Andrea è tornato con un nuovo singolo, Santi, ed è davvero bello. Non lo dico solo per la stima che nutro nei suoi confronti, ma Kamahatma ha confezionato un singolo da paura.

Santi è una canzone che ti scava dentro, ma perché è stato Kamahatma per primo a scavarsi dentro per portarci un brano di questo tipo: un viaggio a ritroso nella propria vita, ma da lontano, quasi come fosse il narratore egli stesso, osservatore distaccato e reale.


Il suo tono caldo è coccolato da un arrangiamento dolce, ma in crescendo continuo, fino all’esplodere dei violini che davvero, davvero, costruiscono un’atmosfera degna dei grandissimi della nostra musica.

Perché Kama non è grande (ancora), ma ci prova, con quello stile tutto suo, un po’ narrativo, un po’ svogliato di chi te la racconta in un vocale alle otto del mattino mentre va al lavoro, ma sempre con in testa Guccini (sì Andre, mi hai ricordato Guccini), perché i cantautori sono i cantautori…

Per me è il suo pezzo più bello. Davvero. Per il semplice fatto che qua si vede che da un anno a questa parte, più o meno quando ci siamo incontrati, Kamahatma ha affinato tutte le sue capacità per rendersi il cantautore di cui hai bisogno nella notte, prima di andare a dormire.

Spero davvero che tutto il successo che merita arrivi, perché Kamahatma e la sua Santi rappresentano quell’aspetto viscerale della musica che amo, non come un divertissement, non solo uno svago, ma una forte vibrazione che scorre nel petto e sembra non uscire mai.

Perché Santi

Perché è il pezzo di chi non ha santi in paradiso. Per chi non ha mai avuto una spinta e non l’ha nemmeno cercata, che forse era peggio se arrivava. Santi è per chi conta sulle sue forze cercando di coccolare il proprio bambino interiore per tenersi vivo in questo mondo che ogni tanto da schiaffi.

L’artista

Andrea Camatarri è Kamahatma, un cantautore piemontese con la fissa della trap che avevamo conosciuto un anno fa con questa intervista ed è rimasto grande amico di Radio RoMarti. È giovane, ascolta un sacco di buona musica e non vede l’ora di cantarvela dal vivo. E quando succederà spaccherà tutto.

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