Il 4 dicembre è uscito il nuovo singolo di Kamahatma, Più Grande, un pezzo molto fresco in un periodo gelido.
Sembra aver confezionato il suo tormentone estivo Andrea Camatarri, un brano da cantare in macchina correndo verso il mare, accantonando, magari solo per un istante, il mood più malinconico dei precedenti singoli, per mostrare un po’ più di spensieratezza.
È sempre lui, comunque
Ritorna il timbro caldo di Kamahatma come avevamo imparato a conoscerlo all’uscita di Porta Palazzo, ma in Più Grande si e ci concede attimi di dolci ricordi decisamente più leggeri, in racconti intimi e cari a chi li mette in musica.
Il brano
È un brano pop, ma personale, in un certo qual modo emotivo e per nulla scontato. Personalmente, forse, il mio preferito finora di Kamahatma, dal quale ogni volta aspetto novità con un certo trasporto. Al tempo stesso, Più Grande è estremamente radiofonica e libera, davvero il tormentone di cui tutti avremmo avuto bisogno, durante l’estate, per sentirci un po’ più in pace con noi stessi.
È proprio l’estate che Kamahatma racconta, in quella Liguria alle sue spalle che è molto di più di una meta estiva nella sua musica, ma il luogo in cui tutto succede, fra momenti persi, ritrovati e persone (forse) lontane nel tempo.
Abbiamo allora voluto sapere, direttamente dall’artista piemontese, come e dove è nato il brano. Kamahatma ce l’ha raccontato così:
Tutto deriva dal voler scrivere un brano più fresco, dal punto di vista del sound. Ho preparato la strumentale con Eclypso (un produttore e amico), e poi ho arrangiato, mixato e masterizzato il brano ai La Maison Studios di Milano (Navigli).
Per arrivare ad avere un riff pop, ma comunque particolare, ho usato una accordatura aperta per la chitarra che al momento non riesco a ritrovare.
La cosa più interessante, però, ce la dà raccontandoci la sottotraccia del brano:
Il brano nasce da un’idea: incontri te stesso, più giovane, ad una festa. Il tempo è passato, o è tutto nella tua testa?
L’artista
Andrea Camatarri, Kamahatma, lo avevamo conosciuto qualche mese fa in occasione di questa intervista e da quel momento ce ne siamo innamorati. Piemontese, Più Grande è l’ultimo prodotto di quella che lui definisce ‘musica da cameretta’, ma magari è troppo semplice. Sicuramente, una voce interessante e una scrittura peculiare: un altro di quei ragazzi che non vediamo l’ora di sentire dal vivo, magari con la sua dodici corde in mano.