La cantante Whitney Houston, scomparsa nel 2012, tornerà in scena sotto forma di ologramma attraverso il tour mondiale intitolato An Evening With Whitney: The Whitney Houston Hologram Tour. La tournée avrà inizio il 23 gennaio in Messico e si concluderà a Minsk il 3 aprile, facendo tappa in Italia, al Teatro degli Arcimboldi di Milano, il 23 marzo. La notizia di questo evento ha ovviamente scatenato l’ira di alcuni fan.
Il progetto nasce da un accordo siglato dagli eredi di Whitney Houston con la Primary Wave Music Publishing, una società specializzata nel marketing dei più grandi classici della musica. Lo spettacolo è nelle mani di BASE Hologram, primo produttore mondiale di spettacoli olografici.
Perché un tour di questo tipo?
Secondo quanto dichiarato da Pan Houston, ex manager e cognata della cantante, l’obiettivo di questo olo-concerto è quello di valorizzare il talento musicale di Whitney, messo nell’ombra da alcuni drammi personali che hanno segnato la sua vita. Tra questi, l’assunzione di droghe, il rapporto complicato coi genitori e con l’ex marito Bobby Brown, le violenze coniugali, l’allontanamento di Robyn Crawford e la pressione razzista, sessista e omofobica della società. Tutte queste situazioni spiacevoli che l’hanno resa fragile portandola all’auto-distruzione sono state riprese e riproposte ripetutamente dai media, il che ha contribuito a offuscare la sua immagine. Il tour dovrebbe, quindi, aiutarci a ricordare l’eredità e l’esempio che l’artista ci ha lasciato in ambito musicale.

Gli olo-concerti
Non è la prima volta che le star scomparse vengono riproposte sotto forma di immagini fotografiche tridimensionali con la tecnologia dell’olografia. Nel 2012, Snoop Dogg ha chiuso il suo concerto al Coachella con una “olo-performance” dell’amico Tupac, deceduto nel 1996.
Nel 2018, anche la soprano statunitense di origine greca, Maria Callas, è tornata in scena attraverso il tour Callas in Concert – The Hologram Tour.
Non tutti però sono d’accordo con questa nuova forma di spettacolo. I Linkin Park, ad esempio, si sono opposti all’idea di partire in tour con l’ologramma dell’ex frontman Chester Bennington, considerando questa pratica poco rispettosa.
Le critiche
La notizia del tour dell’ologramma di Whitney Houston ha ovviamente suscitato diverse critiche da parte di chi considera questo tipo di evento un business macabro piuttosto che un vero e proprio tributo alle star che non ci sono più. In particolare, molti lo vedono come una forma di spettacolo che sfrutta l’immagine degli artisti scomparsi e potrebbe avere un impatto negativo sui futuri concerti dal vivo. Ecco alcune reazioni dei fan sui social una volta annunciato il tour:

Altri, invece, pensano che non ci sia nulla di male negli olo-concerti e che, al contrario, diano la possibilità alle nuove generazioni di conoscere alcune star scomparse troppo presto. Ecco un esempio:

Non credo si possa sapere quali siano le vere intenzioni della famiglia di Whitney. Possiamo solo sperare che questo tour contribuisca davvero a ricordare il suo talento a chi se l’è dimenticato e abbia un impatto positivo sulla sua immagine. Soprannominata “The Voice” da Oprah Winfrey, Whitney è, tuttora, la cantante più premiata di sempre (ha ricevuto oltre 400 premi).