Sono tornati i FASK! Da stanotte è disponibile Come un animale, nuova fatica discografica della band perugina, che torna a cantare con tutta la rabbia a cui ci ha sempre abituato.
I Fast animals and slow kids hanno ormai un’idea di suono ben definita dopo Animali notturni, e Come un animale è perfettamente calata in quel mondo di suoni e colori, decisamente più elaborati rispetto agli inizi, ma non per questo meno sinceri.
Sincerità è un po’ la parola d’ordine del brano: sincerità di suono, di intenzioni, di contesto delle lyrics, forse totalmente calate nello strano mondo in cui viviamo ora, forse il manifesto di un disagio che è impossibile da risolvere per chi continuamente si interroga sulla vita.
Come un animale è sincera perché istintiva. Non c’è mediazione, ma tanto di quella sana ironia dissacrante e disillusa propria del rock nostrano: i Fast animals and slow kids si sono fatti grandi, e spesso la voglia di esplodere si fa sentire. È sempre più difficile mantenere il controllo, è sempre più difficile mantenere la facciata dopo averla eretta, ma la vita va oltre la semplice voglia di scappare.
I compromessi non sono certo quelli sonori nel brano, ma Come un animale mette ancora in luce tutta quella voglia che ogni tanto abbiamo di mandare tutto a fanculo per sentirci liberi. I Fast animals and slow kids recuperano il loro spazio vitale semplicemente pubblicando un brano così carico, che sembra già venire dalle casse di un palco, mentre sotto il pogo piega le transenne (e ai loro concerti succede veramente…).
Come un animale
Attacco per timore
Qua la recensione finisce, ma non manca una riflessione.
Sin dagli inizi questi quattro ragazzi di Perugia hanno sempre avuto la forza e la capacità di dare voce alle paure più recondite del loro animo e di chi li seguiva, e la cosa che ho sempre trovato incredibile è la forza catartica della loro musica.
Ancora una volta, con un altro brano ancora, sono riusciti nel loro intento di ripulirsi e ripulirci di tutte le nostre paure, di tutta la tensione che incameriamo costantemente. Come un animale dei Fast Animals and Slow Kids è il manifesto di chi è stanco, di chi questa vita vorrebbe mangiarsela, al di là di tutto ciò che lo circonda. Vibra ed esplode dentro proprio come i bassi di Jacopo o le batterie di Alessio.
Perché siamo sempre tutti belli e perfetti, sempre e comunque, soprattutto in un momento in cui i social contano così tanto per noi. Ma le vulnerabilità definiscono ciò che siamo, che ci piaccia o no (qualcuno cantava “La paura ti definisce, le aspirazioni no”): ogni tanto, prediamoci del tempo per fare schifo tutti insieme.
Come sempre, grazie Fregis, ci si becca presto sotto ai palchi.
Chi sono i FASK?
I Fast animals and slow kids sono Aimone, Alessio, Alessandro e Jacopo, e vengono da Perugia. Hanno scalato la scena rock indipendente italiana un passo alla volta, palco dopo palco, fino a diventare una delle più interessanti realtà alternative del nostro paese. Tornano a quasi un anno dall’ultima uscita, quando con Come Conchiglie fotografavano il primo lockdown con una cura e delicatezza senza pari. Come un animale è il capitolo iniziale di una nuova storia targata Fask.
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