Album: Layla And Other Assorted Love Songs (1971)
La leggenda vuole che “Layla” sia stata ispirata da Pattie Boyd, la donna allora divisa tra “Slowhand” e il suo grande amico George Harrison, amante del primo, moglie del secondo. Clapton descrive la canzone come “una storia d’amore accaduta un centinaio d’anni fa”. Chi era… chi e’ Patty? E’ stata la musa dei miti rock, ha sposato George Harrison ed Eric Clapton, con loro e molti altri ha diviso sesso, droghe, alcol e triangoli sentimentali ad alto rischio.
Pare che Eric Clapton, pazzo d’amore per la Boyd, all’epoca moglie del suo miglior amico Harrison, arrivò a minacciare di distruggersi con l’eroina se lei non fosse fuggita con lui. “Sei pazzo? risposi” si legge in Wonderful Today, “no, è proprio così, è finita” disse Clapton. Non si vide più per tre anni, fece quello che aveva detto, divenne schiavo dell’eroina. Ma lui e tutti prendevano già un sacco di roba: cocaina, marijuana, stimolanti, tranquillanti”. Un triangolo di autodistruzione, con Harrison schiavo della cocaina “che gli cambiò la personalità, era sempre depresso“, e Clapton che dopo essersi ripulito dall’eroina annegava nella vodka. “Mi voleva portare in una direzione che non avrei certo voluto“, si legge ancora nelle memorie di Pattie Boyd, “ma quando mi cantò Layla e mi resi conto di aver ispirato tanta passione e creatività, caddi fra le sue braccia“. E furono nozze e colossali bevute.
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