In questi giorni è giunta una notizia incredibile: per il prossimo episodio di Song Machine, meccanismo narrativo che unisce le ultime uscite dei singoli dei Gorillaz, la visual band di Damon Albarn collaborerà con Robert Smith, lo storico frontman dei The Cure. Due grandissimi della musica britannica assieme per l’ennesima grande trovata della band cartoon, la quale non era nuova a certi colpi…
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Da grande amante dei Gorillaz, e di tutto ciò che Damon Albarn abbia prodotto, sono entrato in fermento e subito mi sono messo a passare in rassegna gli incredibili featuring a cui la band animata ha preso parte, scovando alcune chicche e pezzi che – forse – non hanno avuto la risonanza meritata.
Di seguito, infatti, una lista delle Cinque collaborazioni più interessanti dei Gorillaz, per scoprirle o riscoprirle in attesa del nuovo singolo con Robert Smith.
1 – Some Kind Of Nature feat. Lou Reed (Plastic Beach, 2010)
L’approccio con questo disco fu una sorpresa continua: in quel periodo, musicalmente, era dotato di un’estetica tutta sua, eccezionale e ricercata, ai limiti del folle. Una volta approfondito l’ascolto però, questo ne esce come uno dei pezzi più interessanti dell’intero disco, che pure ci ha regalato un classico evergreen della band, On Melancholy Hill. Certo, la sorpresa al primo ascolto di scoprire che quella era proprio la voce del grande Lou Reed non è stata poca. Ma il pezzo è incredibile, e porta in un mondo elettronico e visionario, che scende giù fino agli abissi di un inferno cartoonizzato…
2 – Saturn Barz feat. Popcaan (Humanz, 2017)
Non il mio album preferito Humanz, forse per l’uso dell’elettronica da parte di Damon Albarn, che comunque scrive un disco importante, con la partecipazione di artisti eccezionali. Uno di questi è Popcaan, personaggio trasversale nel mondo hip hop giamaicano, che assieme ai Gorillaz costruisce un pezzo incredibile, a metà fra rap e psichedelia, un piacere per le orecchie arricchito da uno dei videoclip più visionari a cui la band abbia preso parte. Il ritornello, poi, è qualcosa di ipnotico.
3 – Hollywood feat. Snoop Dogg & Jamie Principle (The now now, 2018)
The now now è probabilmente l’opera più riuscita dei Gorillaz, a mani basse. Un racconto continuo e coerente di un viaggio nei luoghi più diversi degli USA, nel profondo dei suoi colori e della sua musica. Il racconto che Damon Albarn imprime fra le note di questo disco è eccezionale: fumoso, onirico, sorprendente sin dal primo brano, forse l’unico vero pezzo pop del disco. il resto è un viaggio nelle metropoli e lungo le autostrade degli Stati Uniti. Noi, per stavolta, ci fermiamo a Hollywood: acida, asfittica, un viaggio soffocante per le strade buie di una città i cui vicoli possono catturarti e distruggerti, a dispetto di boulevard luminescenti densi di vita e colore. Snoop si impone sulla base con la sua calma e il suo flow caratteristico: quando attacca, la mente abbandona il corpo e ci si perde nel traffico di LA…
4 – Aries feat. Peter Hook and Georgia (Song Machine Episode 3, 2020)
Torniamo a questi mesi. Qui i Gorillaz ci portano a scuola: presi Georgia e, soprattutto, Peter Hook (Joy Division prima, New Order poi), costruiscono un brano in perfetto stile new wave anni ’80. Avete presente Love Will Tear Us Apart? Questa è la versione scanzonata, ma state tranquilli, il ritornello e la base hanno un impatto molto simile. Un messaggio ai posteri, perché Ian Curtis e la sua musica sono stati rivoluzionari, e in questo pezzo vive anche una parte di loro. Un brano perfetto per guidare di ritorno dal mare coi finestrini aperti.
5 – Empire Ants feat. Little Dragon (Plastic Beach, 2010)
Un solo Cinque in cima non basterebbe per parlare di tutti i grandi featuring che ci sono solo in Plastic Beach, e un altro di quelli è questa Empire Ants, in cui la voce di Damon Albarn ci culla prima di calarci nel frenetico mondo elettronico creato dalla band svedese. L’ingresso nel brano della voce del gruppo, poi, crea un’atmosfera ancora nuova e diversa. Un suono che diventa subito movimento, nell’ascolto e nel corpo. Di seguito, il video di quella volta in cui i Gorillaz, assieme ai Little Dragon, l’hanno suonata da Letterman, spaccando tutto.
Menzione d’onore
How Far? feat. Tony Allen and Skepta
Un pezzo e una collab che non ha bisogno di presentazioni. Tony Allen è perfetto, matematico nel suo dare il ritmo a Skepta che sulla base è impeccabile. Un singolo uscito subito dopo la morte del maestro dell’Afrobeat, per celebrarlo nel migliore dei modi.