Nella scorsa puntata, abbiamo visto coltelli volare da ogni parte, riportandoci all’X Factor sanguinario e litigioso che tanto ci piace, soprattutto nelle ultime puntate. Questa semifinale di X Factor 2020, invece, è stata più rosa pastello del vestito di Emma. Infatti, tutti i giudici sembravano sedati (che si siano presi un cazziatone per la scorsa puntata?), ma anche molti artisti, per lo meno nella prima manche.
In generale
In questa semifinale di X Factor 2020, la prima manche era dedicata ai featuring. Qui, la noia ha prevalso, soprattutto perché 3 cantanti su 5 hanno fatto trap. Grazie al cielo, questo non si è ripetuto nella seconda parte, nella quale gli artisti hanno portato un brano scelto da loro. Ottima idea, perché in questo modo, ognuno è riuscito a far emergere la propria personalità senza obblighi o imposizioni, risvegliando un po’ tutti dall’abbiocco provocato dalla prima manche. Ma a questo avevano già pensato i Pinguini Tattici Nucleari, con un mash-up dei loro più grandi successi che ha fatto muovere le anche di tutte le casalinghe di Voghera e non solo.
Con inaspettata felicità (anche degli artisti!) si scopre che N.A.I.P. e i Little Pieces Of Marmelade andranno in finale, portando un po’ di brio e creatività nella prossima puntata, insieme a Casadilego.
Si va al ballottaggio finale. I meno votati dal pubblico sono stati Mydrama e (con grande sorpresa) Blind. Nonostante la performance di Alessandra sia stata nettamente migliore di quella di Franco, il ragazzo passa in finale.
Ma arriviamo al sodo e partiamo coi voti.
Giudici: le quattro S
MANUEL AGNELLI: 8 – Sedato
La leggerezza di questa puntata trasforma il cantante degli Afterhours da insegnante di Pozioni e Difesa Contro le Arti Oscure in un allegro buontempone. Tutto ciò è davvero destabilizzante, ma per fortuna ritorna in sé nella seconda metà dello show. Riconosce l’abilità di N.A.I.P. e si ritiene orgoglioso della sua interpretazione e questo ci rende molto felici. Evidentemente costretto a non esprimere giudizi troppo taglienti, forse anche a causa della presenza di illustri colleghi nei duetti iniziali, si merita comunque un voto alto.
EMMA MARRONE: 6 – Sentimentalista
Anche i suoi giudizi sono stati, come al solito, tanto rosa quanto il suo outfit. Come al solito, nei suoi discorsi ha preso più in considerazione la personalità e il sentimento, piuttosto che la qualità della performance del cantante. Troppi giri di parole che hanno reso il giudizio non sempre comprensibile e troppe continue allusioni alla sua coerenza e alla sua onestà. Non è questo il talent giusto per questo tipo di attitudini. Tanto di cappello, però, per aver “badato” alle ragazze di Manuelito mentre lui era impossibilitato a presenziare a causa del Covid.
HELL RATON: 5 – Scialbo
Il suo outfit da Mulan e i suoi orecchini appariscenti sono stati l’unica cosa che ci ha fatti accorgere della sua presenza al tavolo dei giudici. Ha evitato ogni confronto e ogni asperità con gli altri giudici, forse perché era l’unico caposquadra sicuro di portare almeno un membro della sua squadra in finale.
MIKA: 7 – Simpatico
Meno male che c’è stato Mika che ha risvegliato tutti dal torpore con la gag della barba e dell’outfit abbinato a quello di N.A.I.P. e di Elio. Per un momento, anche “testosterono” ci ha salvato la vita. Come al solito, però, durante l’Hot Factor ha spento il cervello, giocando come un bambino con le luci proiettate sulla sua giacca. L’ha spento a tal punto da fare una gaffe mostruosa, rivelando a tutti che Manuelito, mesi fa, ha avuto il Covid.
Concorrenti
BLIND: 7 – Fragile
Come sempre ha fatto il suo dovere, il solito: balletti, sorrisetti e canzoni catchy per ragazzetti. Nel duetto con Madame si è rivelato un vero showman, sicuro di sé, felice e a proprio agio. Nella seconda manche, portando la sua Como habla sulla base di Good times di Ghali, al calare dell’auto-tune, impercettibilmente è calata anche la sua sicurezza, come se gli fosse stata tolta una maschera. Cosa inutile, perché sappiamo già che potrebbe fare anche a meno di modificare la sua voce per ottenere un buon risultato. Lo vediamo poi tesissimo al ballottaggio, dove, pietrificato dalla paura, perde tutto il suo smalto e l’attitudine positiva che più lo caratterizzano. Si salva per un pelo.
CASADILEGO: 8 – Impeccabile
Nella prima manche di questa semifinale di X Factor 2020, azzarda un duetto trap con Lazza, abbinato al pianoforte acustico, il che potrebbe incuriosire. Non è stato questo il caso, perché la cantante è stata totalmente messa in secondo piano e il risultato è stato di una noia mortale. Solo il cantante trap ha movimentato un po’ la cosa, rendendo la performance un po’ più coinvolgente. Possiamo dire quindi grazie al… Lazza. Nella seconda manche, invece, ritorna in sé, cantando Lego House di Ed Sheeran. Come al solito, si rivela impeccabile ritornando nel suo habitat naturale. Vorremmo vedere però un po’ più di movimento.
LPOM: 9 – Coraggiosi
Nella prima manche, li vediamo duettare con Alberto Ferrari dei Verdena, con il brano Muori Delay. Per la prima volta, sentiamo la voce di DD in italiano e il risultato è davvero molto convincente. In questa occasione sono stati po’ più timidi del solito, forse per la presenza di un terzo elemento così illustre sul palco insieme a loro. Nella seconda manche, li vediamo ancora più credibili, portando Gimme all your love degli Alabama Shake, un brano rischiosissimo e molto fuori dai loro schemi, interpretato assolutamente alla loro maniera. In questa puntata, mostrando un grande coraggio, ci hanno permesso di notare sfumature nuove mai sentite.
MYDRAMA: 6 – Statica
Un 6 politico per Mydrama. Performance coinvolgente nel duetto con Izi, nel quale c’è molta intesa, il che la aiuta a sciogliersi un po’ di più rispetto al solito. Nella seconda manche, invece, ritorna sempre la stessa, non mostrando nulla di nuovo da quello che abbiamo visto mille altre volte. Questo la manda al ballottaggio e poi all’eliminazione, nonostante in questa occasione abbia cantato molto meglio del suo avversario. In un certo senso, facendo un confronto con gli altri concorrenti rimasti in gara, era già destinata all’eliminazione.
NAIP: 10 – Folle
Michelangelo, oltre ad aggiudicarsi un posto in finale, vince anche il premio follia e il premio coraggio della serata. Mai ci fu duetto più azzeccato di quello con Elio, un artista che fa di genio e follia i mantra della propria carriera musicale tanto quanto N.A.I.P. I due ci regalano uno show divertente e coinvolgente, nonostante La canzone mononota non sia assolutamente un brano facile, sia da interpretare, sia da fare capire al pubblico. Ma la sua follia raggiunge l’apice quando decide di cantare, nella seconda manche, Milano circonvallazione esterna degli Afterhours. Questo azzardo rischiava di trasformarsi un vero e proprio suicidio, perché di solito portare una canzone di un giudice è un fallimento assicurato, figuriamoci del più severo di tutti. Inoltre, cosa non scontata, è altrettanto difficile ottenere il consenso del pubblico con una canzone poco conosciuta e dal testo travagliato. Ma N.A.I.P., come sempre, ce la fa, rendendo addirittura orgoglioso Manuel Agnelli di questa sua versione. Che dire, chapeau!

Non so né leggere né scrivere, ma ogni tanto qualche idea, anche buona, ce l’ho.
I miei generi musicali preferiti sono la polka e la dubstep.
Ovviamente, nulla di tutto ciò è vero.