L’11 dicembre, è uscito LPOM, l’album dei Little Pieces Of Marmelade. I due “gufetti”, increduli finalisti, si sono portati a casa un meritatissimo secondo posto in quest’edizione di X Factor 2020.
Loro, il meglio della finale
Prima di parlare del loro album, è sicuramente degna di menzione la puntata finale di X Factor, che dopo tre manche da urlo (letteralmente), li ha visti arrivare secondi sul podio. Sicuramente è stata la loro migliore puntata in assoluto. Infatti, i due ragazzi marchigiani, come tutti i migliori atleti, a un passo dal traguardo hanno saputo tirare fuori tutta la loro energia, dando il meglio di loro in ogni esibizione.
La prima manche della finale è partita con il botto. Dietro ai pettorali di Manuel Agnelli che, a torso nudo, faceva roteare in aria il microfono alla Roger Daltrey, i Little Pieces Of Marmelade si sono esibiti in Veleno degli Afterhours, duettando con il loro giudice. Per la seconda volta abbiamo sentito la voce di DD in italiano, che ha spaccato tanto quanto l’esibizione del duo + 1 più esplosivo di questa edizione (qui il video).
Ha seguito poi, nella seconda manche, il loro Best of. Stiamo parlando di I am the walrus dei Beatles, Bullet with butterfly wings degli Smashing Pumpkins e Gimme all your love degli Alabama Shakes. Assolutamente la loro migliore esibizione della serata, intensa, piena di carica al punto da lasciarci senza parole.
Nella manche finale, si sono scatenati come dei matti nel loro cavallo di battaglia One cup of happiness. Questa volta DD non si è dato la bacchetta negli occhi come nelle precedenti puntate, ma Frankie nella foga ha rotto la chitarra. Decisamente “una bomba di energia” usando le parole di Alessandro Cattelan.
Arrivati secondi dopo l’angelica Casadilego, i due ragazzi sicuramente faranno un grande successo anche fuori dal palco di X Factor. In più, dicono che arrivare secondi a X Factor porti bene, almeno così la pensano i Maneskin.
Un’innovazione pazzesca
I Little Pieces Of Marmelade, di cui abbiamo già parlato in questo articolo, sono indubbiamente stati una delle cose più interessanti di quest’edizione di X Factor. I nosti cari e giovanissimi amici hanno portato sul palco sonorità che hanno attraversato decenni, dagli anni settanta fino ai giorni d’oggi, proiettandosi nel futuro. Ma non solo, perché si sono cimentati in tantissime sfide riuscendo ogni volta a dare il massimo, ma sempre con grandissima umiltà.
Ciò che li ha caratterizzati per tutto il loro percorso sono state l’istintività, la naturalezza, la giocosità, ma soprattutto la follia. La chiave per il loro successo è stata l’inconfondibile passione che hanno mostrato nel fare musica, che sentono come un’esigenza, e la loro libertà da ogni tipo di preconcetto. Infatti, fin dalla prima puntata, i Little Pieces Of Marmelade hanno continuato a mantenere la loro identità musicale proponendoci il loro sound sporco, viscerale e istintivo, molto inusuale per uno show televisivo. Ci hanno quindi mostrato che si può fare successo anche rimanendo sé stessi in televisione, senza adattarsi minimamente a certi standard.
Oltre al secondo posto, DD e Frankie si sono portati a casa due esperienze che non tutti possono vantare: suonare insieme al chitarrista dei Verdena Alberto Ferrari e al frontman degli Afterhours Manuel Agnelli.
LPOM, l’album
Arriviamo finalmente all’album dei Little Pieces Of Marmelade, LPOM, appunto (Sony Music Italy). È uscito in versione digitale l’11 settembre, il giorno dopo la finale di X Factor e in versione fisica il 18 dicembre.
Nell’EP sono presenti i 3 inediti che hanno presentato a X Factor, One cup of happiness, L.P.O.M. e Digital Cramps. A questi, si aggiungono anche altri 4 pezzi, di cui 3 sono le loro migliori cover: Gimme All Your Love degli Alabama Shakes, I Am The Walrus dei Beatles e Sabotage dei Beastie Boys. L’EP si conclude con la malinconica Akane, un loro inedito.
L’album era già uscito a giugno di quest’anno, ma dopo l’esperienza a X Factor sono stati apportati alcuni cambiamenti. Inizialmente, l’EP si componeva di 9 tracce, tutte inedite, e anche la copertina era leggermente diversa. Questa nuova “sobria ed elegante” copertina, di stampo piuttosto “ginecologico” è stata disegnata da Frankie. Si differenzia dalla precedente per l’immagine, che era orientata di più sul “giardinaggio” e ritraeva anche i due componenti della band. Ecco l’immagine.
In entrambi gli album, i LPOM sono riusciti a mescolare vari generi mantenendoli tali e distinti, ma tutti pienamente in stile Little Pieces Of Marmelade.
Ecco la tracklist. Buon ascolto!

Non so né leggere né scrivere, ma ogni tanto qualche idea, anche buona, ce l’ho.
I miei generi musicali preferiti sono la polka e la dubstep.
Ovviamente, nulla di tutto ciò è vero.