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Malbianco e la voglia di pogare delle loro Galline Elettriche

Quanto ci manca il rock, il punk? Quanto ci manca la birra rovesciata da quello che ti prende a spallate e il pavimento del locale che diventa tutto appiccicaticcio in mezzo alla cerchia?

Qualcuno lotta per voi amanti del sudore, dei concerti da cui torni pieno di lividi, in cui, se cadi, vieni raccolto dalle ascelle. Abbiamo quello che fa per voi.
Il 10 aprile è uscito l’ultimo lavoro dei Malbianco, Galline Elettriche, un tripudio di chitarre distorte e testi sputati sul microfono. E questo è magnifico.

Ah regà: se poga!

Finalmente qualcuno strilla dalle casse, tirando fuori quella sana rabbia purificatrice e purificatoria che solo un riff bello incazzato sa dare. Succede allora che cominci ad ascoltare il disco e parte Surf in minore, un pezzo surf appunto, suonato bene, cantato bene: il rock preso bene. Lo senti, lo balli, e già ti immagini ascoltarlo nella calca, fra le spallate di quello grosso barbuto e dell’esaltato con la maglia dei TARM.

È un album che trasuda voglia di live, che nasce per il live e che mette voglia di live, dall’inizio alla fine. Ma non è solo un disco bello arrabbiato, è anche strutturato, con influenze anche punk ed elettroniche.

Influenze

Galline Elettriche è un album che vive e respira anche la nostra musica, cosa che può suonare strana per un disco rock se non si hanno i giusti riferimenti. I Malbianco confezionano un lavoro indie rock con un occhio (e un orecchio) rivolto a una decina (o più) di anni fa. Penso a un pezzo come Gentismo, in cui sembra suonare in lontananza l’influenza dei Gazebo Penguins, vera istituzione del rock indipendente italiano, oltre alla diffusa presenza – almeno così sembra – dei Ministri vecchia scuola.  

Voglie, paure, sfoghi, ansie, manie, tormento.

Il disco, anche nell’ambito delle lyrics fa molto bene il suo dovere, mettendo sul piatto i sentimenti più reconditi dell’animo umano, per esorcizzarli, mai demonizzandoli, portando l’ascoltatore a una nuova coscienza di sé stesso.

Non esiste il male o il bene

Esistono solo le mie scelte

Una scrittura matura, consapevole, frutto del lavoro di chi, giunto al terzo album, ha voglia di diventare grande e mostrare a tutti cosa è in grado di fare. I Malbianco cercano la grande conferma con le loro Galline Elettriche: magari non il titolo migliore ma, ehi, non ci hanno insegnato a non giudicare un libro dalla copertina?

La band

Il trio di Ariano Irpino (provincia di Avellino) inizia la propria avventura nel 2015 da un’idea di Carlo, voce e chitarra della band. In un secondo momento si aggiungono Antonio (chitarra solista) e Alessandro (basso e drum machine) a completare il progetto. Una band che mette non poca curiosità, per ciò che traspare del suo modo di vivere la musica e per ciò che sembra poter offrire dal vivo. Anche per vedere i Malbianco e le loro Galline Elettriche, non vediamo l’ora di rivedere i club aperti.

 

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