Il 25 settembre è uscito Berlino, singolo d’esordio di Melancholia, artista barese di casa a Romolo Dischi che unisce cantautorato a synth pop. Il brano è un flusso di coscienza, libero e sciolto, che vive nel racconto di un amore impossibile, di quelli che non si può consumare.
Troppo bello per essere vero, troppo forte per essere raggiunto, l’amore di Melancholia lascia più danni che ricordi. La cantautrice decide di raccontare tutto sullo sfondo di Berlino, nera e fumosa nelle parole della cantante, un luogo in cui tutto è possibile.
Il mood
Berlino è la canzone per tutti gli amori che non hanno avuto modo di sbocciare o durare per qualsivoglia motivo, anche i più stupidi o i più grandi. È un canto non di rivolta, ma di rassegnazione nei confronti delle cause, del tempo, dei ricordi che restano nella nostra mente mangiandoci al buio nelle nostre stanze e nei nostri letti. È un racconto sincero, mestamente romantico.
È una canzone decisamente notturna. Non vi aspettate più il sole e il mare, gli amori estivi e la movida vacanziera. Berlino è una città fredda e la notte ormai, in autunno, arriva presto. Melancholia queste atmosfere di buio le costruisce al meglio, fra la voce ovattata e i suoni di una base in cui synth e drum and bass si influenzano a vicenda.
Le braccia sulle quali mi sono ancorata
E facemmo l’amore coi vestiti addosso
Il corpo tuo non lo conosco
Grande lavoro, però, lo fa la scrittura evocativa, in crescita continua durante tutto il brano. Non solo racconto, ma anche esperienza, attraverso le immagini, per chiunque si metta le cuffie e decida di entrare nel mondo di Melancholia.
Somiglianze
Un nome forte per la cantautrice barese, che decide da subito di porsi in un particolare immaginario, trovando, almeno in questo singolo, uno spazio narrativo ben preciso e caratterizzato. Molti i riferimenti a cui si potrebbe pensare, ma, su tutti, Generic Animal è la figura che sembra più affine. Allo stesso modo dell’artista di Varese, musica e parole sono intense e penetranti, e richiamano a un mondo ben preciso, fondato nell’animo dell’artista.
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L’artista
Melinda Amato è Melancholia. 26 anni da Bari, la musica è il suo primo grande amore, sin da bambina. Professionalmente, la musica diventa possibile solo dopo numerose esperienze fra quegli ‘invisibili’ – ma fondamentali – del mondo dello spettacolo. Tutti questi lavori nell’intrattenimento, ma dietro le quinte, non riescono mai a colmare la voglia di esprimersi: allora via. Una fuga a Londra nel 2018 le permette di esprimersi finalmente a livello artistico, nei luoghi e nei modi più diversi. Il 2020 è l’anno della svolta: con l’esordio solista Melancholia può finalmente cominciare a parlare apertamente di sé.