Asse Marocco-Milano: NCCAPM segna il ritorno di Maruego dopo due anni di silenzio.
Se dovessi chiedervi di pensare alla città italiana che più associate al rap, la prima che probabilmente vi verrà in mente è Milano. La city ha infatti sfornato il maggior numero di talenti nella scena musicale hip-hop del bel paese.
Classe 1992, Maruego – all’anagrafe Oussama Laanbi – nato a Berrechid (Marocco) e trasferitosi a Milano da piccolo è sicuramente un esempio di questi talenti milanesi.
La storia
Maruego, nato a Berrechid e trasferitosi in Italia ancora neonato (dopo circa due mesi dalla nascita) in piccola età, dopo il divorzio dei suoi genitori, venne rapito dal padre che lo portò a vivere con sé in Marocco. Lì, Oussama, ci rimane un anno e, come se tutto fosse normale, va a scuola e frequenta amici locali. Un giorno, appena sceso dall’autobus di ritorno da scuola, una donna completamente velata lo afferra ed inizia a correre… sua madre era andata a riprenderlo. Da quel momento in poi i due vivranno insieme in Italia.
A Milano Maruego cresce in via Melchiorre Gioia e soffre in parte il non poter frequentare molto altri arabi o africani a causa della sua zona di residenza (lontana dalle zone normalmente frequentate dai nord africani). Una sera, mentre era in giro con un amico egiziano, il piccolo rapper sente un altro ragazzo vicino a sé parlare in arabo con un accento molto simile al suo e, chiedendogli se fosse marocchino, scopre che l’origine del ragazzo era tunisina. Così nasce l’amicizia tra Maruego e Ghali. I due scoprono che hanno molto in comune oltre al continente di origine e fondano insieme il loro primo gruppo rap: Rappa&Rolla, che diventerà poi Rap’n’Roll.
Come spesso accade nella vita, le strade dei due si separano e ad oggi Maruego e Ghali, come dichiarato dal primo in un’intervista, non si sentono né frequantano più.
Bocciato “mille volte” a scuola, Maruego abbandona il mondo dell’istruzione e grazie al compagno di sua madre inizia a lavorare come macellaio. Qui guadagna bene e lavorerà in macelleria per 4 anni mentre, parallelamente, continua a coltivare la sua carriera musicale.
L’esordio e la svolta musicale
Oussama inizia a farsi un nome a Milano 7 anni fa quando Guè Pequeno lo scopre sul web grazie al pezzo Criminale, che il giovane rapper aveva autoprodotto e pubblicato su Youtube.
Nel 2014 il giovane Maruego pubblica la sua prima opera ufficiale: un EP dal titolo Che ne sai interamente prodotto dal famoso duo 2nd Roof.
Nel 2017 il rapper pubblica per l’etichetta discografica Carosello Records (la stessa che aveva lanciato il fenomeno Emis Killa) il disco Tra Zenith e Nadir che ne sancisce la maturità artistica e gli garantisce il rispetto dei colleghi (nel disco troviamo collaborazioni con cantanti del calibro di Fabri Fibra, Guè Pequeno, Isi Noice, Vegas Jones, Jake La Furia ed Emis Killa).
L’album Tra Zenith e Nadir è fortemente caratterizzato dal confronto continuo tra le due culture in cui Maruego è cresciuto (quella marocchina e quella italiana) e dalla voglia del cantante di realizzarsi con la sua musica e con la sua ambizione (temi molto ricorrenti nel panorama hip-hop).
I due lati del carattere di Maruego, quello marocchino e quello italiano, si fondono e danno luce a qualcosa di unico, difficilmente ritrovabile in altri rapper.
Il ritorno nel 2020 con NCCAPM
Attorno al nuovo singolo di Maruego, a causa dei due anni di silenzio dell’artista, girava un alone di mistero e di forte attesa ma Maruego non ha affatto deluso le aspettative dei fan.
Personalmente ritengo NCCAPM, acronimo di Nessuno Ci Credeva A Parte Me, uno dei singoli più interessanti della scena trap rilasciati nell’ultimo periodo, sia per sonorità (amo le cadenze arabeggianti) che per contenuto (vista la sua storia).
Il brano è stato anticipato da una serie di podcast rilasciati su Youtube e Spotify, che vi consiglio seriamente di andare ad ascoltare per comprendere pienamente il brano.
In contemporanea al singolo è stato pubblicato anche il videoclip della canzone che ripercorre nelle sequenze, così come il testo, la storia dell’artista (particolarmente scenografica la sequenza cantata in macelleria).
Il testo sottolinea l’amara vita passata dell’artista, le difficoltà e la mancanza di risorse che hanno reso difficile raggiungere il successo ma che non hanno mai demoralizzato Maruego.
Non mi scorderò le scale
Delle scuole elementari
Di una notte io e mia madre
Di un vasetto Buitoni
Degli assistenti sociali
Degli istanti peggiori
Degli “andrà meglio domani”
Se riusciam a venirne fuori
Maruego non si è arreso ed ha raggiunto ciò che voleva e questo, cari ragazzi, è solo il primo passo verso qualcosa di più grosso.