A Radio RoMarti amiamo trovare nuove voci, un po’ diverse, magari anche lontane dai riflettori, per scovare narrazioni più intime e personali.
È quello che è successo con Mira, giovane autrice romana che ha catturato la nostra attenzione con il suo ultimo singolo, Tabula Rasa.
Una chitarra dolce e liquida ci porta nel mood (e nel mondo) di Mira: Tabula Rasa è tutta la realtà dell’artista romana, in cerca di sé fra qualche drink di troppo e persone che non sempre riescono a osservarci con lo sguardo giusto.
La poetica
Ascoltarla è entrare nel suo mondo, ma anche una breve ricerca di sé stessi: la musica è emozione e Mira in Tabula Rasa mette la sua natura, con pregi e difetti, gioie e dolori.
È bello notare come la musica aiuti a mettere a fuoco ogni parte del nostro essere, sia dal lato dell’ascoltatore che da quello del ‘produttore’. Il tono caldo di Mira ci avvolge e ci porta in viaggio su due strade distinte e parallele, ma che si incontrano molto più di quanto non dovrebbero.
La vita e i pensieri di Mira in Tabula Rasa corrono lungo le strade di Roma. Capitale che si fa sempre più viva e presente nella voce della cantante, che fa della sua calata romanesca un punto di forza nel quale, in alcuni punti, le parole scivolano ancora più morbide.
Se ci fai caso sto spesso da sola
Dall’altro lato ‘sta città mi consola
Sull’abbraccio strumentale di Tabula Rasa, Mira costruisce il proprio orizzonte, ballando fra canto e rap in una commistione ormai assodata nella nostra musica anche fra le nostre artiste, sempre più audaci nello sperimentare in quello che era considerato ‘un mondo di uomini’.
I suoni
Nasce così un pezzo pop dall’anima rap, con quello stile che ricorda i suoni di certo rap italiano anni Novanta, fatto di commistioni provenienti da ambienti diversi e lontani, come il soul e l’R&B, ad esempio.
Nella sua voglia di giocare con stili diversi magari può non apparire sempre perfetta, ma Mira ha armi e potenzialità per crescere e mostrare ancora tanto, e Tabula Rasa è un ottimo inizio.
La voce e la strada
Nata a Parigi ma based in Rome, Mira è un’artista classe ’95 frutto di uno splendido meltin’ pot culturale, non solo biologico. Cresce fra gli Usa e l’Italia con la musica nel cuore, scoprendo il piano, ma arrivando alla piena consapevolezza delle sue capacità solo nel 2019. L’anno scorso è la svolta, portandola all’incontro con Andrea Allegritti, alias TaDah, collaboratore essenziale nel progetto Mira.
Prima di Tabula Rasa, Mira, sempre assieme a TaDah, ha prodotto altri due interessanti singoli, Afa e Post Sbornia. Speriamo possano essere l’avvio a un lavoro più intenso, magari con un album con la stessa attitudine e personalità, intima, ma piena di riferimenti così diversi.