Nonostante i tempi incerti ed un futuro fumoso, per non uscirne pazzi ci si deve aggrappare a delle solide sicurezze. Due di queste: l’irrinunciabile Festival della canzone italiana e la certezza che l’irrinunciabile Festival della canzone italiana possa regalarci delle gaffe stupefacenti.
Ecco i migliori momenti WTF del Festival di Sanremo
5 – Il playback contestato
Anni ’80. Uno dei migliori momenti WTF del Festival di Sanremo nasce a monte, dalla decisione scellerata da parte della produzione di far esibire alcuni degli artisti più in voga del momento in playback. Delle ospitate che diventano solo vetrina, a scanso di performance potenzialmente wow.
Ne sanno qualcosa artisti come Freddie Mercury ed i suoi Queen, chiamati ad esibirsi sul prestigioso palco dell’Ariston nel 1984 salvo poi cantare col microfono ben lontano dai baffi più famosi di sempre, smascherando il tranello sonoro con un’educata protesta. Oppure Vasco Rossi che, beh, lui è sceso dal palco e basta.
4 – I Placebo spaccano tutto
A pensarci a modo, Vasco avrebbe potuto prenderla molto peggio la storia del playback. Avrebbe potuto prenderla come Brian Molko dei Placebo per esempio.
La band britannica, pezzo forte tra gli ospiti Sanremesi dell’edizione 2001 a seguito del successo di Black Market Music, decide come chiosa a Special K di esibirsi nella classica sfasciata di chitarre contro l’ampli, retaggio sacro al rock’n’roll, distante però dal pubblico borghese del festival come un vegano dal reparto salumeria.
Ciliegina finale un’imbarazzata Megan Gale che dal nulla confeziona ed infiocchetta il regalo: La Liguria è bellissima”. Bene.
3 – Emanuele Filiberto + Pupo
Terzo posto in questa lista dei migliori momenti WTF del Festival di Sanremo per il trio reale Emanuele Filiberto di Savoia, Pupo e Luca Canonici (Chi scusa? esatto) proprio come successe nell’edizione del 2010 del Festival stesso, quando l’inedito trio arrivò a giocarsi la vittoria dopo i risultati della giuria popolare.
Italia Amore Mio è un brano di una bruttezza ineguagliabile, un’abiezione superata solo dalle stonate del principino e dalla figuraccia in diretta TV quando perfino l’orchestra dell’Ariston, in segno di protesta, cominciò a lanciare sul palco spartiti, fischi e probabilmente anche qualche giustificatissima offesa.
2 – “Dov’è Bugo?”
Quanto tempo serve per diventare immortali? A quanto pare, 56 secondi.
Questa la durata dell’esibizione di Morgan e Bugo(?) al Festival di Sanremo della scorsa edizione, interrotta anticipatamente dall’uscita dal palco del cantautore milanese dopo l’inizio del tutto alternativo della loro canzone, modificata nel testo dallo stesso Morgan: Sincero diventa così una supercazzola mondiale, instant meme, parodia e remix.
1 – Pippo Baudo sventa un finto suicidio
Come dicono quelli che se ne intendono, “È il bello della diretta”.
Chissà invece cosa ha pensato Pippo Baudo quando, oltre che a quelle del presentatore nell’edizione del 1995, ha dovuto indossare anche le vesti da supereroe. Il babbo della televisione italiana è riuscito infatti a sventare il lancio dalle gallerie dell’Ariston di Pino Pagano, un sedicente disoccupato che, disperato per la propria situazione economica, aveva interrotto la diretta minacciando il salto.
Perché sedicente? Perché in realtà si venne a scoprire qualche anno più tardi dallo stesso Pino che era stato pagato per inscenare l’atto, con l’intento di far registrare degli ascolti mai visti prima.
Pino confessa. La RAI smentisce. Nel dubbio, WTF.

Nasce nel 1993 con tutte e due le mani, soddisfacendo l’unico requisito per poter scrivere per RRM. Non il blogger di cui avete bisogno ma quello che meritate.