L’amore a distanza è una realtà molto comune al giorno d’oggi. Per chi vive all’estero o comunque lontano da casa, avere il proprio partner a chilometri di distanza sembra quasi un’abitudine. E a seguito della recente emergenza sanitaria, tutti avranno finalmente capito cosa si prova a vivere un amore così, “con i chilometri contro”: precario, ma allo stesso tempo fortissimo. Queste delicate relazioni non lasciano indifferenti neppure gli artisti, che all’amore a distanza dedicano canzoni, testi, poesie.
Ah, questi cantanti, sempre a parlar d’amore!
Da inguaribile romantica, e con l’orecchio di una “che ci è già passata”, ho provato a passare in rassegna alcune delle più belle canzoni dedicate all’amore a distanza, sia italiane che straniere. Ce ne sono davvero tante, ammetto che la scelta non è stata affatto facile!
Con i chilometri contro – L’Orso
Non potevo non iniziare questa carrellata musicale con Con i chilometri contro de L’Orso, interessante progetto made in Italy scioltosi purtroppo nel 2016.
Tra le canzoni italiane più recenti, è forse uno dei brani “d’amore a distanza” per antonomasia, dedicato ad una relazione Italia – estero. In effetti il titolo parla da solo!
Con i chilometri contro parla di un amore a distanza ormai giunto al capolinea: ognuno ha i suoi spazi ed il proprio lavoro, lui in Italia e lei in all’estero.
Persino questa relazione sembra far parte della routine: messaggi e video-chiamate diventano sempre più rari, anche un semplice “come stai” non ha più il sapore e la spontaneità di una volta:
Mi avevi promesso di accorciare i chilometri, di tenermi sveglio coi tuoi mille aneddoti,
ma intanto ormai tu vivi all’estero, e da un po’ non mi chiedi più come sto.
Con i chilometri contro racchiude tante piccole realtà di un amore a distanza: le parole non dette e nascoste dietro a uno smartphone, i vari “ti verrò a trovare”, la promessa non mantenuta di vivere insieme, nella stessa città, entro la fine dell’anno… situazioni già vissute, vero?
Per quanto lontano abiti – L’Orso feat. Mecna
Mi sembra evidente che almeno uno dei componenti de L’Orso abbia vissuto una relazione a distanza. Che si siano sciolti per cercar fortuna (e amore) all’estero? Questo non lo sappiamo, ma sicuramente la malinconia tipica di un amore a distanza si fa sentire anche in Per quanto lontano abiti, così come in molte altre canzoni della band.
Non fatevi ingannare dalla melodia allegra e orecchiabile, perché c’è da piangere parecchio!
E per quanto lontano abiti è come se fossi a Parigi
è come se fossimo amici o vecchi conoscenti
come se avessimo dato del tempo al tempo per distarlo e pensarci su
rubando le distanze coi nostri smartphone.
e so che internet ce l’hai
che ami mandare mail
che ti piace fissarci su Skype
ma qui non ci sei mai
Ragazzi, serve aggiungere altro?
Oltretutto, io vivo proprio a Parigi e so cosa vuol dire avere sentimenti per qualcuno lontano mille chilometri, darsi appuntamenti “romantici” su Skype o WhatsApp, sentirsi fortunati ad avere uno smartphone e una connessione internet. Ma ahimè, vivere all’estero (o in quarantena!) significa anche questo.
The promise – Tracy Chapman
Lasciamo un attimo il Bel paese e diamo ora spazio ad una bravissima artista internazionale. Tracy Chapman nella sua carriera ne ha sfornati di capolavori, The promise è uno di questi. Questo dolcissimo brano è l’emblema della promessa che noi innamorati a distanza aspettiamo a lungo: ritrovarsi, accorciare i chilometri., spinti dall’amore che ci lega alla persona lontana e dal desiderio di rivedersi.
Il percorso è lungo, pieno di mete diverse, ma il cuore resta sempre abitato da una sola persona, che ci aspetta chissà dove. Se quest’ultima saprà aspettare, questo lungo viaggio avrà un piacevole finale, l’uno nelle braccia dell’altro.
A patto che la promessa sia reciproca: se tu mi aspetti, anch’io aspetterò e tornerò da te.
Tra tutte le canzoni d’amore a distanza, The promise è per me una delle più belle e di certo una delle più speranzose, essendo dedicata a quel lieto fine che ogni relazione a distanza, in fondo, si merita.
Del verde – Calcutta
Continuiamo con il nostro Calcutta, che sa sempre mettermi di buon umore. Del verde è sicuramente uno dei suoi pezzi più riusciti, romantico e velato di nostalgia. Il brano evoca in tutto e per tutto una relazione a distanza:
Preferirei perderti nel bosco che per un posto fisso
Ti presterò i miei soldi per venirmi a trovare
Ci vorrebbe una notte soltanto per viaggiare
In tre minuti di canzone, ti passano davanti agli occhi gli interminabili viaggi in treno, le ore di attesa al gate in aeroporto, i sacrifici e i soldi spesi in biglietti aerei, le promesse fatte (e spesso non mantenute), quell’ambito posto fisso a cui rinunceresti pur di stare vicino a lei/lui.
Del verde è un brano che non ha bisogno di tante parole per esprimere nostalgia, preoccupazione, mancanza, desiderio di stabilità: tutti sentimenti che chi vive un amore a distanza prova nel quotidiano.
I miss you – Incubus
Spostiamoci ora in California, e prepariamoci a cambiare completamente stile con una band che amo moltissimo: gli Incubus.
Tratta dall’ottimo album Make Yourself , I miss you è una splendida ballata rock che meglio di qualunque altra esprime la mancanza per la persona amata: la gioia che si prova nello svegliarsi insieme, il cuscino vuoto ma ancora intriso del suo profumo, il “contare i giorni” che ci separano da lui/lei:
You have only been gone ten days
but already I’m wasting awayI know I’ll see you again whether far or soonBut I need you to know that I care and I miss you
Speravo con tutto il cuore in un fantastico live di I miss you durante la recente tappa parigina della band all’Olympia, ma in quell’occasione gli Incubus hanno voluto farmi uno scherzetto! Poco male, se non altro ho evitato di inzaccherare l’Olympia di lacrime!
Wish you were here – Pink Floyd
Last but not least, Wish you were here non ha bisogno di presentazioni: è un evergreen intramontabile, è un capolavoro dei Pink Floyd e quel fatidico “come vorrei che tu fossi qui” già dice tutto.
Come molti altri brani dell’omonimo album, Wish You Were Here è dedicata a Syd Barret, fondatore ed ex frontman dei Pink Floyd. Ma è soprattutto una canzone d’amore, dalle molteplici interpretazioni.
Io personalmente vi ritrovo la poesia, la malinconia, i ricordi di un amore a distanza. Non a caso, è uno dei brani che ascolto più spesso durante questa quarantena, con la testa tra le nuvole e una sbavatura di mascara a rigarmi la guancia.
Che dirvi… spero, con questa piccola rassegna, di avervi fatti sentire un po’ meno soli nei vostri eventuali amori a distanza. Per chi li sta vivendo per colpa della quarantena, non disperate: la “quarantena sentimentale” c’è chi la vive tutto l’anno!
Tenete duro, restate a casa e ben presto i “chilometri contro” saranno solo un ricordo lontano.
Casertana d’origine, expat per scelta. Biologa, cantante per diletto, animale notturno concerto-dipendente e frequentatrice compulsiva di aeroporti.