Purtroppo X Factor è finito. Ma la tristezza di non poter più vedere NAIP in televisione è stata mitigata. Infatti, l’11 dicembre è uscito il suo primo EP, Nessun Album In Particolare, NAIP, appunto.
La finale
Michelangelo Mercuri, per gli amici NAIP (Nessun Artista In Particolare), si è aggiudicato il quarto posto alla finale di X Factor 2020. Molti scommettevano che sarebbe finito in cima al podio, molti ancora pensavano che oltre al Fattore X, lui avesse anche quello Y, Z e tutto il resto dell’alfabeto.
La conferma ce l’ha data regalandoci un finale col botto, duettando insieme a Mika in una divertentissima Lollipop (qui il video). I due showmen, infatti, in pochissimi minuti, hanno fatto un vero e proprio show, superando ogni aspettativa. Appartenenti a due generi diametralmente opposti, NAIP e Mika hanno saputo fondersi alla perfezione, unendo il loro talento alla teatralità, al gioco e al divertimento.
NAIP, un artista molto particolare
Abbiamo già decantato le sue qualità in questo articolo sul primo live di X Factor, ma non ci basta. Infatti, il cantante calabrese, nel corso del programma, ha mostrato tantissimi nuovi lati di sé dopo Attenti al Loop. Ci ha fatti ridere con intelligenza, ha scoperto il suo lato più intimo e umano e ha rivelato le sue abilità di cantastorie. Le sue performance sono di un’autenticità unica, nelle quali teatralità, talento e conoscenza della musica si miscelano, creando qualcosa di mai visto prima, soprattutto in un talent show e men che meno in finale.
I suoi inediti ci hanno colpiti, ma non solo. Ci hanno anche affascinati la sua maestria nel fare ogni arrangiamento da solo e la sua capacità di suonare molteplici strumenti allo stesso tempo. Il suo talento non è stato da meno neppure nelle cover. Si pensi a quando ha ricevuto i complimenti da Manuel Agnelli per la sua interpretazione di Milano circonvallazione esterna degli Afterhours. Oppure quando è riuscito a interpretare una canzone senza parole come Bla Bla Bla di Gigi D’Agostino. O ancora quando ci ha fatti emozionare cantando Amandoti dei CCCP, per citarne alcune.
NAIP e la sua musica eclettica hanno portato novità e creatività in un panorama musicale piuttosto piatto, che molte volte non ha il coraggio di uscire dai propri schemi. Grazie alla sua follia, alla sua intelligenza, alla sua cultura, alla sua intensità e alla sua ironia, questo artista davvero molto particolare ha decisamente lasciato il segno. Perché sì, stiamo parlando di un vero e proprio artista a tutto tondo.
Nessun Album In Particolare
L’11 dicembre è uscito il primo EP di NAIP, Nessun Album In Particolare (Sony Music Italy). D’altronde, vi sareste aspettati un altro nome?
Questo album, in realtà, era già uscito a marzo 2019 per Mamma Dischi, ma è poi stato ritirato e modificato. Infatti, dall’EP originale sono state tolte due tracce: È tutta colpa della Juve e Mercatino di Natale ed è stata inserita una nuova traccia iniziale, Pretesto: dovercela fare.
Pretesto: dovercela fare e All’alba di questo Natale, nonostante siano state scritte in momenti diversi, sono entrambe molto attuali. La prima, scritta durante il lockdown, è stata di buon auspicio per la sua carriera a X Factor, e la seconda, scritta anni fa, purtroppo ricalca molto il periodo che stiamo vivendo (Natale a parte).
Siamo qui
Incastrati
Qui
In questo pacifico inquietante oblio ambiguo
Pacifico inquietante oblio ambiguo
In questo pacifico inquietante oblio ambiguo
In questo EP ci sono anche i brani che ha presentato a X Factor, come Attenti al Loop, Oh Oh Oh e Partecipo.
Ecco la tracklist:
Questo EP è molto piacevole e ha un sound leggero, composto da note hard rock, parti rap ed elettronica mischiata alla canzone d’autore e al parlato. Questa leggerezza apparentemente semplice maschera profondità e impegno nei testi. Infatti, Nessun Album In Particolare di NAIP narra storie, svela la debolezza umana, racconta di amori trascinati, va contro alle convenzioni e fa riflettere in maniera ironica.
X Factor per NAIP è stata solo la tappa iniziale di un viaggio che sarà sicuramente molto lungo.
Non so né leggere né scrivere, ma ogni tanto qualche idea, anche buona, ce l’ho.
I miei generi musicali preferiti sono la polka e la dubstep.
Ovviamente, nulla di tutto ciò è vero.