Nuvole racconta con grande consapevolezza il periodo del lockdown, un clima di incertezza crescente narrato attraverso parole affilate e immagini conturbanti dal maestro dell’hip hop, Frankie hi-nrg.
Il testo
al posto dei vaccini _ il veleno nelle vene dei viciniche scaccian dai giardini pure gli uccellinie padre contro figlio già sappiamo che è uno sbaglioadesso per me voglio qualcosa di meglioFuori splende il buioDentro vedo solo nuvole
Soltanto quando un periodo si è concluso completamente, quando un ricordo è nel passato, riusciamo a definirne i contorni e trovargli un senso. E così in Nuvole, Frankie hi-nrg, riesce a descrivere il lockdown nel post lockdown, come se avesse spedito una cartolina postuma dall’inferno. Un inferno che tutti noi abbiamo vissuto, costretti nelle nostre case a reinventarci, in un contesto di solidarietà e fratellanza. L’unica salvezza per uscire da quel buio sono state le Nuvole, metafora di tutto ciò che ha permesso di alleggerire la nera coltre su di noi, un’ancora di salvezza universale. Finito il periodo buio però, tutto svanisce, le nuvole si diradano e siamo tornati a scontrarci gli uni contro gli altri, padri contro figli.
Il video
Da vero autore e artista Frankie hi-nrg ha scritto e diretto il video, realizzando le riprese all’interno della propria casa. Un video attentamente studiato e pensato per creare un contrasto tra la claustrofobia nevrotica dell’interno e i frame rallentati dell’esterno. L’immagine di Frankie che tenta di non essere schiacciato dalle pareti del suo corridoio viene intervallata dai volti di alcuni ragazzi sullo sfondo di una periferia urbana. I vacui occhi dei giovani guardano fissi la telecamera, come se stessero aspettando le risposte che cercano, figli abbandonati di un mondo indifferente. Un montaggio particolarmente efficace, firmato non a caso da Patrizio Marone (Gomorra, Suburra, Romanzo Criminale) che nel 1997 curò il video di Quelli che benpensano, contribuendo a farlo diventare il classico senza tempo che tutti conosciamo.