C’è chi si adegua a curve mozzafiato e visi che sembrano photoshoppati, chi subisce il “Circle of Shame” per ogni difetto fisico e poi c’è Rihanna. Che sta bene e se ne frega!
Ha ragione Pamela Church Gibson quando, analizzando il fenomeno delle celebrity, vede nello Star System una vera e propria cultura del consumo.
Grazie al suo libro, intitolato Fashion and Celebrity Culture, riusciamo a capire le dinamiche di promozione del nuovo ideale di bellezza: ideale fatto di seni prosperosi, vita stretta, eccessivi lati B e visi sempre più plastici.
Se pensiamo alle icone di bellezza degli anni Cinquanta e Sessanta, le curve di Marilyn Monroe ed Elizabeth Taylor sono molto naturali e poco costruite; come i loro volti sempre impeccabili ma all’insegna di un equilibrio armonioso.
La cultura del consumo
Oggigiorno, l’ideale di bellezza muta insieme alla moda, si alternano fisici scolpiti a fisici asciutti, ma vediamo sempre un crescendo di corpi curati e dediti all’attività fisica. Nonostante ciò, il look cosiddetto “zero-size” continua a sfilare sulle passerelle e questo può risultare contraddittorio.
Non è necessario giustificare i cambiamenti fisici delle star che, spesso e volentieri, associamo a problemi sentimentali, psicologici, quando invece potrebbe essere un semplice cambio nello stile di vita.
Pensiamo ad esempio a chi negli ultimi anni ha stravolto il proprio viso con la chirurgia, rendendosi a tratti irriconoscibile; c’è invece chi, come Rihanna, ha deciso di non seguire le regole dettate dallo star system fatte di perfezione fisica, look sempre perfetti e apparizioni in pubblico curate e mai sbagliate.
Per capire il fenomeno “Rihanna” bisogna necessariamente introdurre Pamela Church Gibson, personalità importante presso il College of Fashion di Londra. Lei ci insegna a interpretare il mondo delle celebrity e ci mostra come vi sia una cultura per ogni cosa, persino la cultura del consumo; ci mostra anche come le star siano in continua ricerca di una identità unica e rara pur di stare al passo con le mode del tempo.
Circle of shame
Mentre per l’uomo diventa di fondamentale importanza sfoggiare un six-pack, le donne diventano sempre più ossessionate dalle curve. Sicuramente apprezzare la donna in carne diventa un punto di vista più salutare; ma ahimè per ottenere le curve si ricorre sempre più spesso alla chirurgia.
Esempi per noi sono le star che, come ci insegna la Gibson, sono sempre più coinvolte nell’articolato CIRCLE OF SHAME. Questo è l’obiettivo di tanti giornalisti che, sempre maggiormente, dedicano i loro scoop all’aspetto esteriore delle celebrity, quasi inducendole alla vergogna per piccoli difetti fisici e/o banali difetti sartoriali.
Questo significa che viviamo all’insegna dell’apparire e non dell’essere qualcuno, cerchiamo la perfezione, difficile e impossibile da raggiungere.
Perché le star attuano continui cambiamenti fisici?
Esiste però in questa attualità una lista infinita di personaggi che, per attirare il pubblico o per drammi personali, si rifugiano nel cambiamento fisico; inducendo la massa a emulare uno stile di vita senza una reale coscienza delle conseguenze fisiche e psicologiche.
Sono tante le personalità attualmente sotto i riflettori a causa dei loro cambiamenti fisici. C’è chi, come Demi Lovato, dichiara di avere problemi di alimentazione, ma sfoggia con onore le sue bellissime rotondità, la cellulite e le smagliature sui suoi account social; chi invece, come Rihanna, prende peso e risponde alle accuse con ironia e sarcasmo, riuscendo benissimo a nascondere la reale motivazione di un cambiamento non indifferente. Cambiamento però che pare dividere il pubblico in 2 fette ben distinte; c’è chi, nostalgico della sua forma fisica da diciassettenne, le rimprovera di aver preso qualche chilo, chi invece apprezza la nuova Rihanna degli ultimi anni.
La star barbadiana è da sempre conosciuta come la cantante POP più ricca al mondo, ammirata per il suo camaleontico trasformismo e il tratto distintivo della sua immagine.
Ma che fine ha fatto la sua musica?
Negli ultimi anni pare che la nostra cantante stia ampliando la sua attività imprenditoriale, mettendo da parte il suo primordiale motivo di successo: la musica.
Che fine ha fatto la sua dote canora? Le sue performance sempre più spettacolari lasciano il posto alla sua ultima produzione di make-up per Fenty Beauty. L’ attività imprenditoriale nel campo della cosmesi ha indotto la nostra star a eseguire tutorial di make-up sui suoi canali social; promuovendo i suoi prodotti e dimostrando grandi abilità di marketing. Ha anche creato nel 2017 una linea di lingerie per ogni taglia, andando contro la perfezione delle modelle di Victoria’s Secret.
Il motivo del suo cambiamento? Nessuno, l’ha scelto lei
Il fattore che ci fa ricollegare alla Gibson, ai suoi casi studio, è il cambiamento fisico della cantante, radicale negli ultimi due anni. Rihanna si mostra orgogliosa delle proprie curve. Tutte le riviste parlano di lei e si fa a gara a ritrarla in momenti di vita quotidiana mentre indossa semplici tute che mettono in risalto le sue rotondità. Ma chi ci dice che non sia semplicemente una scelta libera e che non sia connessa a uno stato depressivo?
Alle tante accuse lei risponde senza alcun filtro. Afferma di essere consapevole del suo cambiamento e non accetta chi l’amava nel 2007 e oggi la denigra solo per il suo aumento di peso che, obiettivamente, continua a renderla di una bellezza unica e disarmante.
Alle critiche risponde dicendo di essere stata lei a decidere di questo cambiamento, è consapevole di essere ingrassata e accetta ogni tipo di corpo. Il bodyshaming dilaga sui social. Non esiste una sensibilità in coloro i quali offendono e deridono senza ricordare che dall’altra parte c’è un essere capace di provare sentimenti e sofferenza.
Basta, torniamo a parlare di musica
In tutto questo vociare, ci siamo dimenticati dell’unica cosa fondamentale: Rihanna, prima di tutto ciò, è una cantante affermatissima, scoperta in giovanissima età; chi di voi non ricorda ancora il suo primo debutto Pon de Replay del 2005?
Speriamo soltanto torni a cantare, della sua forma fisica poco importa, ciò che sappiamo è che lei continua e continuerà ad affermarsi in qualunque campo entri in gioco.
Che sia il suo modo di fare così spontaneo o che sia il suo fascino da mora dagli occhi verdi, abbiamo la certezza che il suo essere così camaleontica e versatile possa portare qualsiasi cosa al successo assoluto.

Mi hanno chiesto di parlare brevemente di me, ho deciso di dire semplicemente che sono intelligente, bella e soprattutto modesta.