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Siamo Noi, Loro o Gli altri? Marracash risponde (forse)

È finalmente arrivato, a sorpresa, il nuovo album di Marracash. Noi, Loro, Gli altri. Siamo noi, loro, o gli altri?

Un confronto alla Uno, Nessuno e Centomila. Banale, ma non così tanto in realtà: discorsi di maschere perse e ritrovate, maschere su altre maschere che indossiamo ogni giorno. Voglia di rivalsa, voglia di costruire qualcosa di diverso e più sano, quando e se possibile.

Quello che ami di Marra e di Noi, Loro, Gli altri dopo il primo ascolto è che il rapper di Barona non dimentica la sua stessa lezione, ovvero quella di due anni fa, quando con Persona ridefiniva gli standard del rap italiano per qualità e contenuti. Infatti, come lo stesso rapper aveva anticipato nel volume monografico di Rolling Stone uscito questo mese, quest’album è la naturale prosecuzione di quanto già fatto con Persona.

Ma questo non è un articolo su quell’album.

Cominciamo a dare un po’ di informazioni base su questo progetto. Ancora Marz e Zef alle produzioni, con collaborazioni eccellenti (alcune ‘denunciate’ e altre no): l’eterno amico Guè, la sorpresa Calcutta e la giovane promessa Blanco, più i non troppo nascosti Mahmood, Elodie, Salmo, Fibra e Joan Thiele (lei la vera sorpresa, ma è davvero una perla: ascoltare per credere).

Sono quattordici brani che disegnano ancora una volta un panorama complesso della mente dell’artista che non si perde troppo in chiacchiere, ma dà il giusto spazio a tutto: salute mentale, lotta di classe, quel bisogno di anarchia che sempre lo ha contraddistinto, più dissing importanti.

Perfino nel rap c’è un limite alle minchiate che puoi dire

PAGLIACCIO

La cosa che si apprezza immediatamente di un album come Noi, Loro, Gli altri e di un artista come Marracash è la coerenza. C’è tutto di lui, del suo pensiero, di quello spaccato che aveva già aperto con Persona e quella voglia di raccontare senza filtri, anche e soprattutto quando si chiama in causa la vita privata con storie d’amore ormai finite e difficoltà personali di qualsivoglia tipo.

Il tutto viene completato da Marra con la dimostrazione (l’ennesima) di una grande cultura con citazioni sparse qua e là in grado di lasciare davvero a bocca aperta – tipo quando ti rendi conto che accenna Guccini

Chissà che succederà dopo questo disco. Chissà se anche questo resterà nelle radio per due anni, se scriverà ancora una pagina fondamentale della musica italiana. Di certo Persona è passato, ora è una nuova era.

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