Non solo Covid. Non dimentichiamo che esistono altri microscopici e insidiosi nemici pronti a minacciarci. Uno di questi è l’HIV, virus responsabile dell’AIDS, che a distanza di tempo dalla sua scoperta fa ancora molto parlare di sé.
Ogni anno a Parigi si svolge un evento che, unendo musica e solidarietà, intende contribuire alla lotta contro l’AIDS: si tratta del Solidays, festival parigino tra i più amati e i più attesi dell’anno. Ironia della sorte, quest’anno tristemente annullato, come molti eventi, per colpa di un altro minaccioso virus.
La storia del Solidays
Solidays è un festival molto longevo, che ha visto la sua prima edizione nel 1999 grazie all’associazione francese Solidarité Sida. Da allora offre non solo musica al suo vasto pubblico, ma anche conferenze e raccolte fondi. Tutto il ricavato è devoluto ai programmi di ricerca, prevenzione e terapia contro l’AIDS, ovunque nel mondo. Davvero un validissimo motivo per vivere delle giornate piacevoli facendo del bene, e per un’eccellente causa.
Il tutto si svolge per ben tre giorni, solitamente tra giugno e luglio, all’Ippodromo di Longchamps, sede di molti altri eventi culturali appena alle porte di Parigi.
https://www.instagram.com/p/BzBfuybIxrR/?utm_source=ig_web_copy_link
La sede, i concerti e le animazioni
I concerti del Solidays si svolgono su cinque palchi differenti, di cui i più grandi sono chiamati “Parigi” e “Bagatelle” e riservati ai grandi nomi del festival. I palchi più piccoli, come “Domino” e “César Circus” sono invece riservati agli artisti emergenti.
L’elevato numero di palcoscenici e l’estensione dell’ippodromo di Longchamp consentono una capacità di oltre 50.000 ospiti e un alternarsi continuo di concerti lungo tutta la giornata. Particolarmente suggestivo il momento del Silent disco, “festa silenziosa” che vede coinvolti diversi collettivi di DJ. Così, la scena del Solidays si trasforma in un dancefloor a cielo aperto molto particolare.
Solidays, però, non è solo musica e divertimento. Gli artisti, oltre a esibirsi sulla scena, vengono accolti anche al Social Club, spazio dedicato a dibattiti e conferenze in cui decine di attivisti, Youtuber, fotoreporter e ricercatori si ritrovano per affrontare le più svariate tematiche.
Infine, il Village des Associations permette agli ospiti del Solidays di incontrare centinaia di associazioni legate alla lotta contro l’AIDS. Tra un concerto e l’altro, è possibile anche fare una passeggiata a cavallo e svolgere molte altre attività, il tutto gratuitamente.
In definitiva, un evento a 360° che ben merita i suoi numerosi consensi.
L’edizione 2020: Love is the answer
Dal 1999 al 2019, Solidays ha accolto grandi nomi della scena internazionale e francofona, da Iggy Pop a Patti Smith, passando per Shaka Ponk e Skip the use, entrambi molto amati dal pubblico francese. Ogni edizione è accompagnata da uno slogan, quest’anno Love is the answer.
L’edizione 2020, annullata a causa della pandemia da COVID-19, si sarebbe svolta dal 19 al 21 giugno e avrebbe accolto artisti come Aya Nakamura, The Black Eyed Peas, Sean Paul e gli habitués Skip the use. Nonostante la mancanza di concerti, Solidays è rimasto comunque attivo nelle sue campagne di raccolta fondi e prevenzione, in attesa di un 2021 più roseo che possa, di nuovo, coniugare musica e solidarietà.
Senza dubbio l’équipe del Solidays continua a lavorare con amore e convinzione nonostante il momento delicato, e da questo punto di vista lo slogan Love is the answer suona quasi come un segno del destino.
Che dire, da inguaribile ottimista voglio crederci: forse l’amore è davvero la risposta per tutto.
Casertana d’origine, expat per scelta. Biologa, cantante per diletto, animale notturno concerto-dipendente e frequentatrice compulsiva di aeroporti.