fbpx

Three Imaginary Boys dei The Cure compie 40 anni

Three Imaginary Boys è l’album di debutto dei The Cure uscito nel 1979 e compie quest’anno il suo quarantesimo compleanno. Un album dai richiami punk in cui si iniziano a percepire le prime fondamentali sfumature dark della band britannica.

Protagonisti assoluti della scena new wave e post-punk che ha caratterizzato gli anni 80′, i The Cure esordiscono nel 1979 con Three Imaginary Boys, album definito da Robert Smith, leader indiscusso della band che ha cambiato negli anni spesso formazione, passando da tre fino ad un massimo di sei elementi, quasi “superficiale”, dichiarando negli anni successivi di essere insoddisfatto del loro primo lavoro. Gli altri membri della formazione originale erano Michael Dempsey (basso e voce) e Lol Tolhurst (batteria).

Nonostante le perplessità di Smith, la critica accolse in maniera positiva Three Imaginary Boys, moltissime furono infatti le recensioni positive delle riviste più importanti del mondo musicale. L’album è stato pubblicato dalla allora neonata Fiction Records, creata quasi appositamente per i The Cure ed in particolare per il loro album di esordio dal discografico Chris Parry, produttore del disco.

Three Imaginary Boys è l’unico album dei The Cure che contiente un brano non cantato da Smith; si tratta di una cover della famosissima Foxy Lady di Jimi Hendrix, cantata dal bassista Dempsey, traccia che non sarebbe dovuta apparire nell’album perché si trattava di una canzona che veniva eseguita dalla band durante i soundcheck.

Questa canzone non è presente infatti nella ristampa dell’album pubblicata per gli Stati Uniti all’inizio del 1980 con il titolo Boys Don’t Cry ed una tracklist diversa appunto rispetto all’album dell’anno precedente.

La copertina minimale dell’album Three Imaginary Boys negli anni è stata giudicata da Smith “una gran stronzata”. Ideata da Chris Parry su disegno di Bill Smith, voleva rappresentare il concetto astratto della “non immagine”, sinceramente una cosa molto complessa da comprendere, bisognerebbe chiedere direttamente agli ideatori, sono quei concetti secondo me molto personali che vengono scelti appunto per far pensare, contorcere e stimolare il nostro intelletto (parere personale, non ha fonti).

Sulla copertina sono presenti tre elettrodomestici su sfondo rosa: una lampada, un frigorifero e un aspirapolvere. Lol Tolhurst ha detto la sua per quanto riguarda le associazioni tra gli elettrodomestici e i membri della band nativa. Lui era l’aspirapolvere, Smith la lampada e Dempsey il frigorifero.

Insomma, caro Smith, sei insoddisfatto dell’album, non ti piace la copertina, però non mi sembra che vi sia andata cosi male, giusto?

 

 

 

 

 

Cerca i tuoi articoli

Ultime uscite

Articoli correlati

I più letti