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Top 3 album Hip-Hop di sempre secondo Kobe Bryant

Questa settimana il calendario ha di nuovo segnato il 26 gennaio, giorno in cui, un anno esatto prima, abbiamo tragicamente perso Kobe Bryant, campione sportivo divenuto simbolo di determinazione, sacrificio e dedizione non solo nel basket. Ovviamente non siamo qui per parlare di basket. Come ogni altro essere umano, anche Kobe aveva una passione per la musica, specialmente per l’Hip-Hop.

In questo articolo vi rivelerò quali sono stati i 3 migliori album Hip-Hop di sempre, secondo il Black Mamba. Prima però, una parentesi di cui ancora tante persone non sono a conoscenza, ovvero l’approccio di Kobe all’industria della musica.

Cheizaw, il gruppo Hip-Hop di Kobe

Come la maggior parte degli afro-americani, anche Kobe (il ragazzino) fantasticò di diventare una star della musica Hip-Hop. D’altronde, lo scenario rap degli anni ’90 e il movimento del gangster-rap furono la carica di molti ragazzini neri. Così ci provò anche il Mamba che, durante la scuola superiore, fondò assieme ad alcuni amici un gruppo rap chiamato Cheizaw. Chissà se la determinazione e quella grinta letale nota più tardi in tutto il mondo come Mamba mentality furono il risultato anche di battaglie rap alle quali Kobe partecipò assieme agli altri membri della Crew? Infatti, in una battaglia rap non solo non devi cedere psicologicamente, ma devi essere determinato a rispondere meglio dell’avversario, rima dopo rima. Vi ricorda Kobe il cestista? A me sì.

Flashforward: grazie alla notorietà di essere prima uno dei migliori prospetti nel college basketball e subito dopo uno dei miglior rookie nella NBA, gli diedero la possibilità di firmare con Sony Music, che ragionevolmente voleva scommettere sull’immagine già celebre del Black Mamba. Le cose però non andarono nel migliore dei modi: il gruppo si sciolse e dopo qualche anno Sony risolse il contratto. Quello che ci rimane è il singolo K.O.B.E. con la collaborazione della modella Tyra Banks. Come tutti sanno (o non sanno), il singolo non fu un successo. Anzi, fu forse uno dei pochissimi fallimenti nella vita del più grande Laker di sempre.

Top 3 Hip-Hop albums of all time

La chicca sulla mini-carriera Hip-Hop di Kobe MC meritava un accenno, ora però torniamo a noi. Vediamo quali sono secondo Kobe i 3 migliori album Hip-Hop di sempre, ricordando anche in quale fase della propria vita si trovasse il Black Mamba nel momento della loro pubblicazione.

Sappiamo che Kobe apprezzava vari rapper dello scenario Hip-Hop come B.I.G., Drake, J Cole, Jay Z e Lil Wayne, ma la scelta degli album è vintage ed è tutta New York, la Mecca sia del basket che dell’Hip-Hop, coincidenza?

3) Life after Death di Biggie Smalls

L’album postumo di Notorious B.I.G venne pubblicato il 25 marzo 1997, 16 giorni dopo la sua morte a Los Angeles. La punta di diamante dell’album è Hypnotize a mani basse. Questo brano venne (per fortuna) pubblicato prima della sua morte. Il disco è nella lista dei 500 migliori album di sempre secondo Rolling Stone, e Hypnotize al 30° posto dei 500 migliori pezzi Hip Hop di sempre.

Il 1997 è il primo anno da Rookie del Mamba e, fin da subito, il ragazzino fa innamorare i tifosi del Purple & Gold. Non è subito la star che diventerà qualche anno dopo, ma l’esplosività del diciannovenne di Philadelphia attira fin da subito i riflettori. In quell’anno il reggiano adottato si aggiudica anche la Dunk Contest agli All Star del 1997.

2) American Gangster di Jay-Z

 

Dopo il Re di New York, il suo successore. Tra suoni Funk e Soul anni ’70, Jay-Z pubblica the American Gangster del quale diventa fan anche il nuovo presidente Barack Obama. Il tema dell’album è il gangster lifestyle e Jay racconta il proprio viaggio per raggiungere l’American Dream nei vicoli di Brooklyn.

Nel novembre 2007 i Lakers di Kobe stanno preparando la stagione per riprovare a vincere l’anello. Finalmente il rebuild sembra finito e Kobe viene accompagnato da pezzi importanti per puntare di nuovo alla vittoria. Ormai sono passati già alcuni anni dal divorzio con Shaq, e Kobe vuole dimostrare al mondo intero che è in grado di vincere anche senza l’ex compagno che, quando ha dominato in questo sport, è stato il più dominante in assoluto.

Kobe deve pazientare ancora un altro po’ perché perde in finale contro i rivali storici dei Celtics. I successivi due anni però sono solo Lakers e Kobe Bryant.

1) Reasonable Doubt di Jay-Z

Il 25 giugno viene pubblicato l’album di debutto di Jay-Z. Dopo alcuni anni, il rapper, già noto nell’underground newyorkese, esplode con quest’album e da lì diventa la celebrità miliardaria che oggi tutti conosciamo.

Il giorno dopo c’è il Draft NBA dove il giovane Kobe sta facendo il primo passo per diventare un giocatore di basket professionista. A solo un giorno di distanza, quindi, i due vedono parallelamente la propria vita cambiare: uno diventerà una delle figure più influenti dell’industria della musica, l’altro uno dei maggiori interpreti che lo sport di basket abbia mai visto. Il ragazzino di Philadelphia che, nell’inseguire il papà (ex cestista professionista), giunge anche dalle nostre parti, decide di iscriversi al Draft Nba senza passare dal college (poco comune in quegli anni). Kobe è consapevole e crede nei propri mezzi più di chiunque altro. Nonostante la maggior parte dei candidati al Draft siano fisicamente più sviluppati con qualche anno di esperienza in più di lui, Kobe non ha dubbi che possa essere scelto. Il destino e Jerry West lo portano a Los Angeles, dove diventa una star nella città delle celebrità.

La bellezza oggettiva dell’album di Jay-Z è dimostrata dall’audience mondiale che ha registrato, non siamo sicuramente noi a dirlo, ma sono certo che Kobe nel dichiararlo il miglior album Hip-Hop di sempre ci abbia messo anche del soggettivo visto il timing della sua pubblicazione. Forse anche solo per un fatto di scaramanzia.

Le chicche di Birk:
  • Kobe non è l’unico ad aver pubblicato almeno una canzone Hip-Hop. Tanti giocatori NBA (Shaq, Iverson, Ron Artest per citarne pochissimi) hanno provato a usare la notorietà e i lucri per sfondare nella musica.
  • In Respect, l’album di Shaq O’Neal, la prima strofa del brano 3 X’s Dope appartiene a Kobe (non male affatto, senza dubbio consigliato).

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