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Top 5 canzoni da karaoke

Probabilmente il passatempo più cringe mai escogitato per popolare i pub di periferia al martedì sera, il karaoke è un’arte che non tutti i performer hanno nel loro arsenale.

Le regole per un’ottimale sessione di imbarazzo da palcoscenico sono poche ma ben precise: il brano dev’essere altamente popolare; il brano dev’essere altamente coinvolgente; il cantante dev’essere altamente brillo.

Scopriamo insieme le cinque canzoni che rispettano questo essenziale identikit.

5 – Queen, Don’t Stop Me Now

Freddy Mercury, Mick Jagger e il tipo che balla della Vodafone. Questo l’olimpo dei migliori performer da palcoscenico, ergo una canzone degli effervescenti Queen non poteva di certo mancare in questa lista. Una band che ha costruito su brani dal coinvolgimento febbrile e performance dal vivo la loro fortuna è di difficile citazione in una serata karaoke senza una preparazione meticolosa ma, hey, go big or go home. Più in alto si vola, più grande sarà la caduta. E nessuno vuole assistere ad un’elegante planata, siamo qui per uno schianto coi fiocchi.

Tra l’indimenticabile repertorio del gruppo, la nostra scelta si posa su Don’t Stop Me Now, brano perfetto per l’occasione, con un ritmo cadenzato da accelerate e frenate, alti e bassi, oltre a considerare un testo che è di fatto inattaccabile dogma massimo del karaoke.

Fateci sognare Freddy di tutto il mondo.

4 – Roxy Music, More Than This

Questa per i più nostalgici, gli instancabili romantici affezionati al soft rock anni ’80, colonna sonora di passionali maratone di pomiciate con la morosina. O chissà, magari more than this con un po’ di fortuna (emoji maliziosa). Le condizioni ideali per questa intrigante scelta sono evidentemente l’assenza di amici balordi a rovinare l’atmosfera sexy con cori inopportuni e, d’altra parte, una bella metà da conquistare a suon di stonate e sguardi da flirt da dietro il microfono.

Chi potrebbe mai resistere ad una serenata d’amore di fronte a sconosciuti dalla dubbia integrità alcolica? Non io di certo; e nemmeno Scarlett Johansson a quanto pare, smarrita in Lost in Translation in un ipnosi da karaoke dalle melliflue melodie che solo Bill caspita Murray poteva così bene incartare, dimenticando magicamente i 30 e passa anni che li separano. Un inno al complesso di Edipo insomma, ma non posso di certo biasimarla.  Andiamo, è pur sempre Bill caspita Murray!

3 – Boston, More Than a Feeling

Restiamo in modalità nostalgia, ma questa volta carichiamoci di amici per ribaltare il locale; o almeno la postazione audio e il portatile del poveretto che non è riuscito a trovare un lavoro serio dopo il corso da fonico. More Than a Feeling farà il resto, un tripudio di falsetti che nemmeno alla cresima del cuginetto, una cavalcata di 5 minuti in cui davvero si può dare libero sfogo alla vostra vena cringe.

Ottima da cantare, ottima da ballare, ottima da mimare. Questa canzone le ha tutte, come dimostrano anche Turk, Ted, l’inserviente ed il resto della air band in una memorabile puntata di Scrubs, una delle serie che più mi ha formato come uomo e cittadino del mondo. Se un telefilm potesse antropomorfizzarsi, chiamerei Scrubs mamma e papà.

A voi scettici, seeing is believing

2 – Jefferson Airplane, Somebody to Love

Spostiamoci ora da quelle calde melodie da lieto fine, allontaniamoci da amore ed amicizia per una strada molto più rock, una discesa verso l’ossessione, verso un turbamento lisergico. Calzante brano per animi tormentati, i Jefferson Airplane donano alla nostra serata karaoke una svolta inaspettata con Somebody to Love, libera di essere interpretata con estrema passione se non insano coinvolgimento emotivo.

Ed è vero, questa canzone forse non rispetta tutte le regole di un karaoke ideale preposte nell’introduzione, essendo sicuramente sconosciuta ai molti; ma, fidatevi, se vi avvicinerete anche solamente in minima parte alla performance di Jim Carrey in The Cable Guy, beh, il trofeo per miglior interpretazione ma non farlo mai più giuralo lo porterete sicuro a casa voi.

1 – Franz Ferdinad, Take Me Out

Ne siamo certi più che mai. Quando nacque il karaoke, nacquero anche i FF.

Temi spensierati, riff super orecchiabili e tutto il sex appeal di questo mondo in un’unica voce. Insomma, una band perfetta per essere plagiata senza troppi pensieri e con la quale mettersi in imbarazzo, previo scelta azzeccata del brano. Noi proponiamo Take Me Out, la punta di diamante del gruppo scozzese, una ballata rock tanto leggera quanto sexy, dalle lyrics estremamente facili e dall’audace messaggio neanche troppo sottinteso. Ideale in condizioni di scarsa sobrietà, dopo aver puntato un’ignara ragazza in sala alla quale dedicare le vostre sensuali dance moves tra un acuto e l’altro. Che se è miope magari funziona davvero.

Provato su pelle, non potete sbagliare.

 

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