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Top 5 delle migliori intro di basso nel rock

Bistrattato. Mortificato. Spesso dimenticato. Insomma, il bassista è come l’amico simpatico del protagonista del film horror che tanto alla fine sai già faranno morire. Ma per ogni Bart Simpson c’è sempre un Milhouse Van Houten. Rendiamo onore a questo nobile strumento, con la Top 5 delle migliori intro di basso nel rock.

 

5 – Tool, Schism

Ormai lo avrete capito. Noi della redazione amiamo i Tool (e questo ne è la prova). Abbiamo i poster attaccati in cameretta e scriviamo lettere a cui sappiamo M.J. Keenan mai risponderà. Ma, hey, questo intro è un prodigio. Il singolo di Lateralus esordisce con due riff, un primo cupo, dall’atmosfera pesante e della durata di giusto otto grattate, che introduce poi il secondo main riff del brano. Ed è qui che Justin Chancellor può davvero dar libero sfogo alle sue falangi. Un’intro d’impatto ed alienante, che tanto bene calza con melodia e cantato della traccia. Chissà che ad averlo inserito tra le migliori intro di basso non ci torni indietro una lettera di risposta.

4 – Pink Floyd, Money

Questa intro ha un nome ed un cognome. Fu infatti Roger Waters a comporre testo e melodia, una nient’affatto velata critica al Dio denaro, fonte di disagio ed ingiustizie, uno dei Dark Sides dell’animo umano. Il riff di basso, oltre ad avere intrinseco quel vibe furbetto e malizioso, è accompagnato per i primi secondi da rumori di monete che cadono e tintinnano tra di loro e quello che sembra essere una serie di registratori di cassa in funzione. E se fosse il jackpot di una slot machine? In questo caso complimenti, tre ciliegine ed un posto nella Top 5 delle migliori intro di basso.

3 – Red Hot Chili Peppers,  Around the World

Se c’è una band che non hai mai avuto paura di concedere in toto il palcoscenico al proprio bassista, questa è certamente la formazione californiana. Tra le decine di riff che Flea è riuscito a regalarci, quello di Around the World è il peperoncino per eccellenza, fatti tuoi se sei intollerante o non sopporti nemmeno l’idea dell’arrabbiata a pranzo. La distorsione del basso fa poi il resto, quella nota decisamente funk che tanto piace al quartetto di Anthony Kiedis. Preparate allora bavaglino e acqua fresca, sarà un pasto decisamente caliente.

2 – The Beatles, Come Together

Una delle canzoni più iconiche di sempre di una delle band più iconiche di sempre. Troppo facile, eh? Eppure il riff che apre il singolo del 1969 ha sempre qualcosa di magico, ogni volta che si preme play. Sarà Ringo ed il suo rullo che accompagna in differita l’intera intro. Sarà quel Shoot pronunciato da Lennon prima di ogni giro di basso. Sarà che sono i Beatles e boh, non ci sono spiegazioni.

1 – The White Stripes, Seven Nation Army

Eh si. Si vede dagli occhi che ve lo aspettavate. Vi stavate chiedendo Ma come non mette quella che fa po popopopo po po? Ci abbiamo vinto la finale con quella Zidane merda alè, vero? Eccoci qua, non potevamo perdere l’appuntamento con il brano forse più riconoscibile al mondo. A noi azzurri ha portato nel 2006 lacrime di gioia e piazze colme di patriottismo, ma la verità è che da oltre quindici anni questo brano continua a fare il giro nelle nostre radio e nelle nostre playlist, grazie soprattutto a quello strepitoso riff che solo un virtuoso delle sette note come Jack White poteva cacciar fuori. Un regalo a noi tutti, una intro di basso di grandezza mondiale.

 

 

 

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