Nella notte fra giovedì e venerdì è uscito il secondo singolo di Marco Castello, Torpi, una fresca sorpresa funky fra le hit reggaeton dell’estate.
La sorpresa
L’approccio col brano è di stupore, nel modo più assoluto. Siamo di fronte a un prodotto strutturato, composito e ricercato, in cui nessun suono è lasciato al caso. Lo si può ascoltare mille volte e ogni volta sarà come la prima, potendo notare e godere di un suono sempre diverso, lasciandosi trasportare nel mondo armonico costruito da Marco Castello per questo nuovo singolo.
Qualche riferimento
Torpi potrebbe benissimo essere un pezzo di Alan Sorrenti, con quella voce delicata, precisa, e il sound di una disco music che non esiste più, quella con orchestre infinite su un palco composto di gradoni, dove ogni strumento ha il proprio posto e il proprio spartito.
Non solo un tuffo nel passato: Selton e Nu Guinea respirano e vivono in questo brano, i primi forse più per attitudine, i secondi per lo stesso carattere profondamente mediterraneo insito nella loro musica. Una cosa è certa però: Torpi non è il solito prodotto itpop, Marco Castello non è un ‘artista indie’ come un altro. Questo è tutt’altro gioco e 42 records lo ha capito bene, dando la possibilità a un autore così particolare di esprimersi in totale libertà.
Originale
Questo è il secondo singolo di un progetto solista lanciato ad aprile dall’etichetta romana, che gioca ancora una volta sulla peculiarità, sulla singolarità degli artisti che da anni porta nella scena. Marco Castello è, così come I Cani, Tutti Fenomeni e Andrea Laszlo De Simone (solo per citarne alcuni), unico nel suo genere, e Torpi è la dimostrazione di questa originalità che non ha nulla da dimostrare, ma parla per sé.
Il primo singolo, Porsi, uscito ad aprile, ragionava su suoni diversi, certo non movimentati quanto Torpi, ma allo stesso modo elaborati. Il fil rouge è costituito dai testi, intimi e narrativi, racconto di un’adolescenza che scopre il mondo e scopre sé stessa come parte di quel cammino che porta all’età adulta, con tutte le sue incertezze e i suoi imbarazzi, non senza una certa allegra curiosità.
Tutta la nostra stima
Un cantante da tempi andati, tanto nei temi quanto nei suoni, ma non per questo fuori moda, attuale nella sua assoluta eccezione, mette in mostra la necessità di una musica ben pensata, scritta e poi suonata.
Torpi di Marco Castello non è un esordio ma già conferma, spunto e definitivo catalizzatore di curiosità per chi la musica la ama e la fa, vera e propria boccata d’aria fresca fra suoni elettronici scomposti e solo artificialmente armoniosi.
L’artista
Marco Castello è un giovane artista di Siracusa che a Milano si laurea in tromba Jazz. Tutt’altro che immobile, lo strumento a fiato è fra i diversi che padroneggia: suona infatti anche batteria, chitarra e piano.
Non è alla sua prima esperienza. Si tratta piuttosto di un ritorno sulle scene, dopo essersi già reso noto per la partecipazione al videoclip di La prima estate dell’artista norvegese Erlend Øye, voce dei Kings of Convenience, seguendolo poi in tour con il progetto La comitiva.
Ecco qualche link utile per non perdere neanche una notizia su Marco Castello:
INSTAGRAM https://www.instagram.com/marcocastelloilfamoso/
SPOTIFY https://open.spotify.com/artist/0ErDKYNv448COBCNdnqYIm?si=yvwJie1JSAy5ibO9hw7KQg