La pubblicazione del brano Trema sancisce l’inizio del nuovo capitolo della vita di Inoki, dopo un passato tormentato e tortuoso.
Marzo 2020 verrà ricordato dai fan di Inoki, oltre che per il problema Coronavirus, come il mese della rinascita e dell’inizio del nuovo capitolo della vita dell’artista. Fabiano Ballarin, conosciuto ai più come Inoki o Inoki Ness, nato a Ostia nel 1979 e cresciuto a Imperia per diventare poi uno degli esponenti di spicco della scena rap bolognese, ha deciso di dare un taglio con il passato e, per fare ciò, ha scelto di scrivere il singolo Trema.
L’ex membro della PMC (Porzione Massiccia Crew) reduce dalla firma su un nuovo contratto con l’etichetta Asian Fake e Sony Music (di cui fanno parte anche Ketama 126, Karkadan e Coma Cose) con Trema prende la rincorsa per lanciarsi verso un nuovo mondo, lasciandosi alle spalle tutte le critiche e tutte le maleparole che lo hanno interessato negli anni passati.
La canzone
Trema è un brano in grado di trasportare l’ascoltatore nella mente di Inoki, facendo vedere il mondo circostante con gli occhi dell’artista. Come un profeta, Fabiano lancia un monito all’ascoltatore circa il cambiamento sociale che oggi è in atto, al fine di renderlo edotto ed evitare che si ritrovi impreparato nel momento del bisogno.
Ad aiutare Inoki con Trema, ci pensano le riprese di Jacopo Farina e le sonorità della produzione di Stabber, che riesce a mescolare nel grande calderone sia le sonorità classiche dell’Hip-Hop sia i suoni più moderni di stampo britannico.
L’approvazione dei colleghi e la tregua con la scena rap
Sui social, dopo la pubblicazione di Trema, Inoki ha ricevuto, inaspettatamente, se si considera il passato di dissing dell’artista e gli scontri mediatici coi colleghi rapper, l’approvazione nonché messaggi di complimenti da parte di esponenti di spicco della scena rap, come Guè Pequeno, Salmo, Clementino e Nitro.
Questi sono commenti che sanciscono ufficialmente la tregua tra Fabiano e il resto della scena.
Sono nato.
Sono cresciuto.
Probabilmente morirò.
Nel mentre faccio cose.
