Twin Peaks The Return
“The roadhouse is proud to present…”
Nella terza stagione della famigerata serie Twin Peaks diretta da David Lynch e Mark Frost quasi tutti gli episodi finiscono all’interno del Bang Bang Bar, il celebre Roadhouse, tanto caro ai protagonisti, con la performance di una canzone che funge d’avviso per lo spettatore che il sogno che sta guardando è giunto al termine e tocca ritornare alla vita reale, risvegliandosi dal mondo Lynchiano.
Avverto i nostri lettori che non parlerò della serie in sé, quindi non preoccupatevi per chi ha intenzione di guardala, NON CI SARA’ ALCUN SPOILER. Mi limiterò infatti ad annunciare i gruppi ed i cantanti che sono saliti sul palco del Roadhouse. Non perdiamo altro tempo e iniziamo con la lista.
Episodio 1-2: Shadow – Chromatics
L’apertura della terza stagione inizia col botto: una puntata di circa 2 ore, in cui Lynch introduce primo e secondo episodio insieme. La canzone al termine del capitolo è Shadow dei Chromatics, una canzone di spirito e atmosfera indubbiamente Lynchiana che ci serve da porta d’entrata all’esperienza Twin Peaks, catapultandoci fin da subito nel sogno. I Chromatics sono un gruppo di Portland che già aveva suonato nelle celebri serie Gossip Girl e Bates Motel e nel film Drive. Una curiosità: nel videoclip il chitarrista Adam Miller appare con il misterioso anello della loggia nera.
Episodio 3: Mississippi – The Cactus Blossoms
I fratelli Jack Torrey e Page Burkum sono i Cactus Blossoms, un gruppo di Minneapolis che evoca la musica country degli anni cinquanta. Da questo episodio si capisce che saranno due i mondi a dominare l’universo musicale di Twin Peaks: country ed elettronica. Sicuramente una rappresentazione della lotta tra la natura e l’elettricità che prende scena in vari momenti della narrazione. Il duo di Minneapolis incarna il meraviglioso suono antico della strada e della montagna.
Episodio 4: Lark – Au Revoir Simone
Un trio femminile dream pop elettronico di New York, la celebre band ha avuto l’onore di suonare per ben due volte durante lo svolgimento della stagione. La canzone Lark è la loro prima e climatica apparizione, giusto quando Gordon e Albert decidono di mettersi alla ricerca di Diane. Lynch aveva conosciuto la band a New York durante la presentazione di un suo libro nel 2007, accompagnato da un live del gruppo. Una curiosità: la band suonò anche al matrimonio del registra.
Episodio 5: Snake Eyes – Trouble
Snake Eyes è la prima canzone che non conclude la puntata ma, al contrario, ne costituisce l’incipit, andando a presentare agli spettatori il personaggio di Richard Horne. La band è composta da Riley Lynch, figlio di David, Alex Zhang componente dei Dirty Beaches e Dean Hurley compositore della maggior parte della musica della terza stagione.
Episodio 6: Tarifa – Sharon Van Etten
Cantante from New Jersey, Sharon Van Etten esegue al Roadhouse Tarifa, brano con il quale ci accompagna in un’atmosfera pacificante che pare parli dei problemi di memoria di Dougie: “Can’t remember/ I can’t recall, no/ I can’t remember anything at all”.
Episodio 8: She’s gone away – Nine Inch Nails
Parliamo sicuramente di uno degli episodi più emblematici e affascinanti della serie tv, l’assurdità e la magia del mondo Lynchiano si riuniscono in questa puntata. Il celebre gruppo fa la sua apparizione prima dell’esplosione nucleare, e chi meglio di Trent Reznor (frontman della band) può prenderci per mano ed accompagnarci nei profondi abissi del male. Questa fu la prima volta in cui la band presentò la canzone.
Episodio 9: A violent Yet Flammable World – Au Revoir Simone
In questo episodio ritorna ad esibirsi il trio femminile di New York. Le due canzoni eseguite nella serie tv fanno parte del disco The Bird of Music, ovviamente l’album che più di tutti David Lynch preferisce. I versi della canzone sono a dir poco Lynchiani: “Tonight I sleep to dream/ of a place that’s calling me”.
Episodio 10: No stars – Rebekah Del Rio
Nel 2001, Rebekah del rio passò alla storia del cinema per aver cantato una versione in spagnolo di Crying di Roy Robinson nel film Mulholland Drive. Dopo 17 anni ritorna ad esibirsi sul palco del Roadhouse, una canzone dalle note decisamente cupe: è questa infatti l’ultima puntata nella quale comparirà la signora ceppo, che nella vita reale morirà prima della messa in onda di Twin Peaks. Nei titoli di coda si può notare che l’episodio è stato dedicato a Margaret Lantermann, l’attrice in questione.
Episodio 11: Heartbreaking – Angelo Badalamenti
Una nuova composizione musicale del celebre Badalamenti, il compositore italo-americano che creò l’intro musicale della serie tv e tanti altri themes nelle prime due stagioni. Una curiosità: Heartbreaking non prende parte al tipico scenario del Roadhouse, ma viene eseguita durante una scena dinamica della puntata.
Episodio 12: Saturday – Chromatics
Nel 12° episodio troviamo il ritorno dei Chromatics, la band che aprì le danze della nuova stagione. La band partecipa con una canzone al nuovo disco Windswept di Johnny Jewel, uno dei produttori musicali della serie.
Episodio 13: Just You – James Hurley
Ritorna un grande classico delle prime due stagioni, una ballata nella quale James canta alle sue amate. Dopo 25 anni James Hurley, Donna Hayward e Maddy Ferguson si riuniscono sul palco del Roadhouse. Nostalgia canaglia.
Episodio 14: Wild West – Lissie
Questo episodio fu dedicato a Bowie, interprete del personaggio Philip Jeffries nel film “spin-off” di Twin Peaks Fuoco cammina con me. La canzone, folk rock dinamico e potente, non poteva mancare (Lynch è un grande fan della band).
Episodio 15: Axolotl – The Veils
Axolotl parla della lotta tra il bene e il male, un conflitto radicato nella storia americana. La musica, infatti, accompagna una scena toccante nel quale una ragazza asiatica viene trascinata da due biker fuori da un bar, uno scontro che termina con grido di disperazione. Una curiosità: le canzoni dell’album dei The Veils furono registrate nella casa di Lynch a Los Angeles.
Episodio 16: Out of Sand – Eddie Vedder
Ovviamente tutti ci siamo stupiti nel ritrovare il leader dei Pearl Jam suonare nel celebre bar Roadhouse. Eddie viene presentato come Edward Louis Severson, il nome di battesimo, performer nell’episodio con la migliore narrazione della stagione. Eddie si esibisce con Out of Sand, una canzone scritta esclusivamente per Twin Peaks. Ascoltandola vengo i brividi.
Episodio 17: The World Spins – Julee Cruise
La cantante Julee Cruise si arrabbiò molto con Lynch, offesa dal fatto che la sua esibizione fu messa solamente nei titoli di coda. Nulla toglie però a questa interpretazione, uno dei momenti più belli e terrificanti della serie.
Nella 18° e ultima puntata non si esibisce nessuna band, un episodio che termina con quel grido, così assurdo, così spaventoso: “In che anno siamo?”
Non mi piace descrivermi, che lo faccia chi mi vuole bene, l’importante è sorridere. La musica ti può aiutare.