Immaginati di appartenere ad un lontano futuro e di ritrovare, in un armadio di una stanza in cui alloggi solo per qualche giorno, un album musicale – che magari riconosci grazie ai racconti di tua nonna, o della nonna di tua nonna – di un’artista classe 1998, con sangue metà romano e metà palestinese: Laila Al Habash e il suo Mystic Motel.
Leggete l’ordine della tracklist del Mystic Motel di Laila Al Habash:
1 – Abbagli
2 – Oracolo
3 – Ponza
4 – La fine tua
5 – Complimenti
6 – Sbronza
7 – Sunshine
8 – Baby
9 – Fotoromanzi
10 – Pianeta
11 – Sabbia
12 – Gelosa
E venite a scoprire che Laila era una persona ironica, carismatica, schietta ed emotiva; che riusciva a mescolare un sound pop-classicheggiante ad un sound mistico ed onirico, dettato anche dalle icone a cui si ispirava: Raffaella Carrà e Mina su tutte.
“Se qualcuno potesse entrare nella mia testa troverebbe una grande stanza colorata con lampadari giganti, tappezzata di velluto, divani dalle forme pazze e un tavolo con una mappa astrale e dei tarocchi, qualche foto dei miei amici incorniciata e sicuramente una torta appena sfornata. Questo è Mystic Motel: un viaggio lungo 12 tracce che trasporta chiunque lo ascolta nella mia dimensione, confezionato dalle brillanti menti di STABBER e Niccolò Contessa. Da subito mi è piaciuta l’idea di dare al mio disco la forma di un Motel, un albergo vecchio stile con 12 stanze tutte diverse tra loro. Un luogo dall’aria magica, sfarzosa, mistica, arredato con una maniacale attenzione ai dettagli, ma che mantiene un certo profumo di asfalto e provincia. È il mio primo disco e per quanto importante e permanente sono convinta sia solo l’inizio, un segno di me che rimane ma allo stesso tempo destinato a mutare. Ho pensato che il concetto di motel potesse racchiudere al meglio questa sensazione di temporaneità, perché altro non è che un rifugio temporaneo, un albergo con meno velleità ma non per questo meno affascinante.”
Questo è quello che dice Laila Al Habash sul suo album d’esordio; e senza neanche accorgervene, state già alloggiando nel suo Mystic Motel.

Mi chiamo Andrea Ciucci, ho vent’anni e abito a Cento.
Sono un chitarrista e a luglio del 2020 è uscito il mio primo libro di poesie “Aforismi e poesie da un quadro di un barbone”