Mi presento per Radio RoMarti con la seguente rubrica: Up To Arms. Vorrei, per quanto possibile, dai miei mezzi e dalle mie esperienze, parlare, o meglio, scrivere di tutto il mondo che circonda determinate realtà musicali e non.
Ho deciso di chiamare la suddetta rubrica Up To Arms (chiamata alle armi) non per invocare armi cruente e dannose, ma armi molto più potenti: scrittura, parole, lingue, arti. Sì, arti. Non tratterò solo di musica, mi perdonino gli amici di RRM, ma anche di sottomondi e microversi che circondano le prima citate “armi”.
Vorrei, adesso, iniziare dicendo che tutto ciò che leggerete in UP TO ARMS, forse sarà solo un’invenzione, forse tutte le vicende narrate non saranno vere. Forse sarà tutto più vero della quotidianità che viviamo e trattiamo con presunta sicurezza.
In ogni articolo ci sarà una piccola traccia di errore, che lascerò a voi individuare. Una piccola mosca, un neo, quasi invisibile a occhio nudo. Sì, forse siamo troppo abituati, oggi come oggi, a vedere e non guardare, a sentire e non ascoltare, a tangere e non a toccare. Ma sono solo mie vanità, credo.
Per quanto riguarda la scrittura, la scrittura in un blog, per essere più specifici. Beh, è la mia prima volta. Chi era quello? Ehm… quello che diceva: “La prima volta fa sempre male!” Ah sì! Un prete credo o roba simile. Spero di riuscire a incuriosirvi e soprattutto a farvi divertire, intrattenervi in qualche modo.
Oggi è il primo settembre, oggi piove di nuovo, oggi riesco a confondermi nell’umidità. Può sembrare un vaneggio e forse lo è, ma settembre, per me significa metamorfosi. Ecco perché ho scelto di scrivere le mie prime 300 parole per RRM proprio oggi, primo settembre 2019.
Un abbraccio di penna.
Cesare
Un tempo, un saggio mi disse: “non riesci a guardare oltre al tuo naso”. Poi mi vide di profilo e si illuminò di immenso.