What has happened to your face segna il ritorno dei Caramel Sons, l’internazionale indie band parigina dai suoni morbidi e cosy. Il brano, uscito il 26 febbraio, è il singolo pilota del loro primo album, che prospetta un’interessante evoluzione artistica per i Caramel Sons.
Ritmo, audacia e sperimentazione in What has happened to you face, con un pizzico di brit pop anni ’90.
Nel 2020, il duo indie parigino aveva dichiarato di voler provare sounds e scelte stilistiche sempre nuove. What has happened to your face, dalle sonorità ritmate e incalzanti, anticipa in modo convincente il nuovo stile dei Caramel Sons.
Oltre che musicista, Matthias Wagner aka Quiddel è anche dottorando in Chimica: se riesce a giocare con le molecole, altrettanto bene può farlo con la musica. What has happened to your face mette molto in risalto la voce espressiva di Abhishek Joshi, soprattutto vibrati ed estensione. Inconfondibile lungo tutto il brano una leggera venatura brit-pop, con particolare riferimento agli Oasis.
Notevoli influenze anni ’90 anche nel videoclip, pubblicato il 28 febbraio e diretto da Syeda Arfa Anam. Il video ritrae i Caramel Sons proiettati nello schermo di un televisore rétro: il cantante Abhishek, vestito e truccato come un mimo francese, interpreta il brano insieme al collega Matthias. Alla scena si alternano vari personaggi e suggestivi paesaggi parigini, in un contesto vivace, colorato e molto dinamico.
Con What has happened to your face, i Caramel Sons mettono un po’ da parte i loro suoni soothing e ovattati, lasciando spazio ad una musica più briosa e ritmata. Abhishek e Matthias hanno così dimostrato, in modo molto promettente, cosa vuol dire osare, divertirsi e sperimentare.
I Caramel Sons vedono la musica come qualcosa di dinamico e in continua evoluzione, non come una realtà statica o un “marchio di fabbrica”. I loro dolci suoni al caramello continueranno ad esserci, ma non in maniera esclusiva. Bensì conviveranno in armonia con uno stile dinamico e sempre più aperto alle novità.

Casertana d’origine, expat per scelta. Biologa, cantante per diletto, animale notturno concerto-dipendente e frequentatrice compulsiva di aeroporti.