Lo scorso 1 giugno, in occasione della finale di Champions League, al Wanda metropolitano di Madrid, è volta al termine un’altra stagione calcistica.
A contendersi la coppa dalle grandi orecchie sono state due squadre inglesi: gli Spurs del Tottenham e i Reds del Liverpool. La partita, come sapete, è stata vinta dai Reds per 2 reti a 0, portando a casa la loro sesta coppa dei campioni e scrivendo così un’altra pagina della grande storia di questo club.
Ciò che rende ancor più affascinante la gloriosa storia di uno dei più vincenti club d’Inghilterra, è l’incredibile atmosfera che si crea all’inizio di ogni partita. Parliamo del coro dei tifosi You’ll never walk alone, una canzone che va oltre lo spirito d’identificazione di una tifoseria con la propria squadra. È un messaggio d’amore, di solidarietà e compattezza.
La canzone, destinata ad un musical teatrale chiamato Carousel, viene scritta dal newyorkese Oscar Greeley Clendenning Hammerstein nel 1945, durante la Seconda Guerra Mondiale. A trasformare quel testo scritto in sinfonia fu invece Richard Rodgers, musicista sempre di New York. Inizialmente non ebbe un gran successo, ma grazie alle tante cover cantate negli anni successivi da personaggi del calibro di Elvis Presley, Frank Sinatra e Johnny Cash, non ci mise molto tempo a varcare i confini americani.
In Europa invece, i primi che decisero di farne una cover furono i Gerry and The Pacemaker, una band inglese di Liverpool. Nonostante la concorrenza inevitabile dei Beatles, la cover restò in cima alle classifiche del Regno Unito per ben 4 settimane.
All’epoca, nel pre-partita delle gare casalinghe del Liverpool, c’era l’abitudine di riprodurre all’interno dello stadio la hit parade settimanale delle 10 migliori canzoni, fra le quali spiccò la versione dei Gerry and the Peacemakers di You’ll never walk alone. La canzone piacque fin da subito, tanto che una volta uscita dalla top ten, continuò ad essere cantata spontaneamente dalla tifoseria.
Nell’estate del 1963, Gary Marsden, frontman della band, regalò all’allora manager dei Reds, Bill Shankly, una copia del singolo, facendolo innamorare di quella canzone. Da lì a poco, You’ll never walk alone sarebbe diventata l’inno della squadra. Il mito nacque nel 1965, in occasione della partita contro il Leeds, quando il telecronista della BBC Kenneth Wolstenholme si mise in silenzio ad ascoltare la Kop (curva di Anfield, lo stadio del Liverpool) intenta a cantare la canzone.
Un riferimento a questa canzone si trova nella terza canzone dell’album Meddle dei Pink Floyd, Fearles. Verso la conclusione del brano, alle note della chitarra si sovrappone il coro di You’ll never walk alone, cantato dalla tifoseria in occasione di un derby contro i cugini dell’Everton, subissata verso la fine dai fischi dei tifosi opposti che si sentono intonare il coro “Everton!! Everton!!” proprio sul finale della canzone. Del resto la passione dei Pink Floyd per il calcio non è mai stata nascosta, in fin dei conti in Inghilterra nulla è così passionale come il tifo calcistico.
Non mi piace descrivermi, che lo faccia chi mi vuole bene, l’importante è sorridere. La musica ti può aiutare.