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Top 5 dei migliori tormentoni francesi

Tutto il mondo è paese, e come ogni nazione anche la Francia ha i suoi migliori tormentoni musicali. Anche la Ville Lumière ha le sue Despacito e Laura non c’è,  alcune talmente sgradevoli da martellarti il cervello, altre così orecchiabili da entrarti in testa in men che non si dica. Insomma, de gustibus!

Vivo a Parigi da ormai più di sei anni. Per forza di cose, mi son fatta una discreta cultura di musica francese oltre che di vino, pane e formaggio!

Un po’ per inerzia, un po’ per passione, la musica continua anche qui ad essere parte integrante della mia vita, complice anche l’invidiabile varietà di concerti che la città di Parigi propone.

Sembra inoltre che i nostri cugini d’Oltralpe abbiano una certa predilezione per gli anni ’80-90: basta avventurarsi in un qualsiasi disco-pub parigino o imbucarsi ad una festa Erasmus per rendersi conto di come brani storici di quel periodo  prendano ancora spazio tra le canzoni più attuali. Ed io, nata nel 1989 e figlia degli anni ’90, non posso che apprezzare!

Ma ora, provate ad immaginarvi a Parigi, nel pieno di una soirée insieme a me. Pinte de bière  o verre de rouge alla mano, la folla che balla fino al mattino…

Quale sarà la top 5 dei migliori tormentoni francesi su cui ballerete come matti?

Proviamo a scoprirla insieme!

1. L’Aventurier – Indochine

Cosa c’è di meglio di aprire le danze con del puro sound anni ’80?

L’Aventurier degli Indochine è un brano che, ci potete scommettere, non mancherà mai in una serata ’80-90 francese. Fondato nel 1981, Indochine è un gruppo new wave ed alternative rock popolarissimo in Francia, e noto in Italia anche ad alcuni amanti del genere. Qualcuno forse li ricorderà per la dolcissima J’ai demandé à la lune, del 2002, una delle canzoni con cui ho iniziato ad imparare ed amare la lingua francese.

Nel corso della nostra serata potrete senz’altro ascoltare altri brani degli Indochine, come Trois nuits par semaine, che a me piace moltissimo!

In ogni caso, direi che ci siamo scaldati per bene! Che ne dite di continuare la nostra serata danzante?

2. Partenaire Particulier – Partenaire Particulier

Avete letto bene, non si tratta di un errore di battitura… ma di un bel caso di omonomia! (oppure megalomania… chi lo sa!).

Un po’ Indochine un po’ Depeche Mode, Partenaire Particulier è un altro gruppo new wave, originario di Bordeaux, che conobbe un discreto successo verso la metà degli anni ’80, soprattutto con questo loro omonimo brano.

Nel 1986, Partenaire Particulier si aggiudica infatti il secondo posto tra i migliori tormentoni francesi ma, a giudicare da quanto spessa viene proposta in bar e locali oggi, il suo successo continua!

Così su due piedi, suona come l’urlo di battaglia di un ragazzo pronto a conquistare la prossima “preda” in discoteca: “sciolta, non troppo timida, e con una buona dose di savoir-faire”. Tenetelo d’occhio questo brano, potrebbe essere l’occasione per far rimorchiare oppure, come dicono i francesi, chopper o pécho!

Bene, è il momento di ordinare un’altra birretta, giusto il tempo di riprendere fiato per il prossimo brano… siete pronti?

3. Je t’emmène au vent – Louise Attaque

Ed ora si cambia genere… e si inizia a far sul serio, amici! Su Je t’emmène au vent c’è da pogare parecchio!

Classe 1997, Je t’emmene au vent è un vero must: sfido qualunque francese ad ascoltarla senza saltare e pogare come un matto. Siamo nel pieno della serata e un brano come questo è proprio quel che ci vuole. Infatti, non è mai mancata alle soirées a cui ho partecipato, al punto che adesso quando penso ad una serata danzante, quasi in automatico penso a questa canzone!

I francesi la adorano, ed ha conquistato da subito anche me. É così famosa da essere nota  a tutti, persino agli adolescenti di oggi!

4. Ella, elle l’a – France Gall

La serata volge ormai al termine… la luci si riaccendono gradualmente, la sala si sfolla, noi iniziamo ad essere stanchi e magari un po’ brilletti, ed abbiamo voglia di slow.  

É il momento perfetto per sciogliere un po’ i muscoli su Ella, elle l’a, classe 1987, di France Gall, enfant prodige del beat francese, già famosissima a neppure 16 anni.  La canzone è in qualche modo una dedica ad Ella Fitzgerald, un omaggio al suo avere quel “qualcosa in più” che gli altri non hanno.

Non sarà certo l’unico brano della Gall che ascolterete durante una serata made in France. Per esempio, anche Il jouait du piano debut potrebbe rapidamente entrarvi in testa prima di riaccompagnarvi in metropolitana, al termine della vostra lunga serata…

5. Les démons de minuit – Images

Ecco, ci siamo! È il momento di “Se non metti l’ultima noi non ce ne andiamooooo”.

Proprio quando la voce angelica di France Gall sta per conciliarci il sonno, ecco che il DJ decide di tornare alla new wave e darci un’ultima botta di adrenalina prima di farci cacciare via dal buttafuori.

Equivalente d’Oltralpe del nostro “trenino di Capodanno”, Les Demons de Minuit è nota per aver raggiunto un gran bel record nel 1986, restando prima in classifica nelle hit parade per ben 13 settimane! 

Con il suo sound che ricorda un po’ Don’t you want me dei Human League un po’ La notte vola, questa canzone, oltre ad essere tra i migliori tormentoni francesi, resta tutt’oggi protagonista indiscussa dei veglioni di Capodanno francesi. E a quanto pare, non manca mai neppure nelle interminabili serate danzanti. Insomma, nulla di più festaiolo!

Hey, ragazzi, la metro sta per chiudere! Dobbiamo proprio andare…

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